Hanno Detto
Lazio, Sarri: «Dispiace per ieri sera, ma a volte uno ha delle situazioni familiari da risolvere. Sull’infermeria dico questo. Futuro? Ci vorrà pazienza»

Lazio, parla Sarri: «Dispiace per ieri sera, ma a volte uno ha delle situazioni familiari da risolvere. Sull’infermeria dico questo». Le sue parole
Dopo la deludente sconfitta subita ieri al Mapei Stadium contro il Sassuolo, la Lazio è chiamata a una riflessione profonda. L’allenatore Maurizio Sarri, tecnico toscano classe 1959 noto per il suo calcio offensivo e organizzato, è intervenuto quest’oggi sui canali ufficiali biancocelesti per commentare la prestazione e indicare la strada per il riscatto.
PAROLE – «Mi dispiace per ieri sera, ma avvolte uno ha delle situazioni familiari che deve risolvere e diventano più importanti di una conferenza stampa postpartita. Non cambiano le riflessioni sulla partita, non l’abbiamo rivista perché abbiamo fatto allenamento stamattina. Le riflessioni sono quelle da campo, poi magari rivedendo la partita nei minimi dettagli qualcosa può cambiare ma tutto lo staff ha le idee abbastanza chiare»
COSA MANCA IN ZONA GOL – «Dobbiamo attaccare molto più gli spazi, abbiamo verticalizzato più rispetto a Como ma c’è mancato quell’attacco alla profondità che abbiamo fatto bene contro il Verona. A livello difensivo è stata fatta una buona partita, il Sassuolo è una buona squadra che farà un campionato di buon livello, hanno uno dei tridenti più forti del campionato. Abbiamo fatto una buona partita difensivamente, ma abbiamo creato troppo poco in fase offensiva»
CONTINUITA’ TITOLARI – «Venivamo da una buona partita col Verona e mi sembrava giusto dare continuità, avevamo in mente qualcosa di diverso ma eravamo preoccupati per le condizioni di un paio di giocatori. Abbiamo deciso di partire con Rovella e Dele-Bashiru che poteva essere tornato stanco, Castellanos aveva un problemino agli adduttori, sapevamo che per loro i 90 minuti sarebbero stati lunghi e non volevamo trovarci a 20 minuti dalla fine con i cambi finiti”»
SUL GOL SUBITO – «Con la traiettoria a uscire gli ultimi due giocatori della linea difensiva potevano fare meglio, abbiamo tolto Guendouzi dalla seconda fila del castello difensivo per evitare l’uomo sul secondo palo. C’era tempo per attaccare meglio la palla, dovevamo fare meglio»
INFERMERIA – «Vengo da una riunione col dottore pochi minuti fa, stamattina c’erano esami strumentali per Lazzari e sembra ci sia una piccola lesione al soleo, sarà fuori per un po’. Vecino l’esame è negativo, anche se le sue sensazioni non sono positive. Faremo di tutto per recuperare Rovella e Castellanos, non sono gravi i loro infortuni ma non abbiamo la certezza di averli. Patric è agli ultimi giorni di lavoro individuale e speriamo di poterlo recuperare tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima»
SEGNALI TIFOSI REGGIO EMLIA – «È un segnale positivo vedere migliaia di tifosi a Reggio Emilia. Ci deve essere preoccupazione, fin dall’inizio dell’anno avevo detto che in questa stagione dovevo portare grandissima pazienza e purtroppo dovrà portarla tutto l’ambiente. Sapevamo fosse una stagione complicata, ma vedo una squadra diversa rispetto a Como che può fare anche cosa positive. Non vedo motivi per preoccuparsi, ma ci vorrà pazienza»
DERBY – «È la partita più difficile e pesante che abbia mai fatto nella mia carriera, vorrei pensarci tra qualche giorno perché emotivamente è massacrante, se si inizia lunedì è difficile arrivare a domenica. Il derby è un qualcosa a parte, non c’entrano punti e classifica, è un qualcosa di molto particolare e spero che i miei giocatori abbiano bene in testa cosa significa giocare un derby. Facciamo passare qualche giorno che è meglio»
ARBITRI – «Nelle riunioni arbitrali 2-3 giocatori nostri erano stati messi nel mirino, abbiamo due tre giocatori segnalati e credo che l’ammonizione di Rovella di ieri sia preventiva. È uno dei nomi messi sotto attenzione dagli arbitri, ma non perché fa cose particolari, ma protesta sbracciando ed è una cosa non tollerata»
COMPATEZZA – «Nella vita in tutte le famiglie si passano momenti di difficoltà, è il momento di diventare una grande famiglia e stringersi nelle difficoltà. Ci saranno momenti in cui si potrà gioire e altri in cui bisognerà soffrire. Ora non possiamo paragonare quello che si è visto ieri con l’atteggiamento di Como, ieri sera non ho visto una squadra attaccabile da quel punto di vista. C’è stata anche una reazione al gol subito, forse confusa, ma abbiamo creato occasioni. Non è stata la partita di Como, ma sicuramente possiamo e dobbiamo fare di più».
