Hanno Detto
Conferenza Stampa Cataldi post Inter Lazio: «Con l’Inter abbiamo tenuto, ma dobbiamo crescere nel possesso. Non vogliamo una stagione anonima. Mercato? Difficile»

Conferenza stampa Cataldi nel post partita di Inter Lazio. Il centrocampista biancoceleste ha analizzato il match perso 2-0 dalla squadra di Sarri
Dopo la sconfitta della Lazio a San Siro contro l’Inter per 2-0, il centrocampista Danilo Cataldi è intervenuto in conferenza stampa per analizzare la prestazione della squadra e il momento vissuto dal gruppo biancoceleste. Il giocatore romano, da anni punto di riferimento del centrocampo laziale, ha mostrato equilibrio tra autocritica e fiducia, sottolineando la necessità di migliorare nella gestione della palla e nella costruzione dal basso.
SULLA PARTITA – «Siamo stati bravi, prendere subito gol contro una squadra così forte non è facile. Noi invece siamo rimasti ordinati, compatti, poi è normale che bisogna fare qualcosa di più per riprendere le partite. Questo è il rammarico, ma eravamo di fronte alla squadra più forte del campionato e tra le più brave d’Europa. Questa partita ci deve insegnare tanto e ci deve far lavorare».
SULLA COSTRUZIONE DEL GIOCO – «Dobbiamo crescere nel tenere di più la palla e nelle uscite da dietro, ne abbiamo parlato. È lo step da fare, in difesa siamo pronti e ordinati. Per correre di meno dobbiamo crescere nel possesso palla, ci dobbiamo lavorare. Credo che siamo una squadra differente rispetto a quella di qualche anno fa, siamo più di strappo che di palleggio. Su alcune cose possiamo ancora migliorare».
SULLA MENTALITÀ E GLI OBIETTIVI – «Quando si gioca per la Lazio, almeno per me, ci sono sempre pressioni. Non ci possiamo accontentare di fare una stagione anonima, l’obiettivo è quello. Questo mese ci può dare qualche insegnamento, non è stato facile allenarci in pochi nelle ultime settimane. Siamo una squadra unita, ordinata e che dà tutto, speriamo di recuperare il prima possibile giocatori importanti per salire di più in classifica».
SUL MERCATO DI GENNAIO – «Domanda difficile. Non siamo a conoscenza di queste cose e non ci informiamo neanche, non è il nostro mestiere. Dobbiamo andare in campo e dare il massimo, poi non so come si evolverà la situazione a gennaio dopo quanto successo quest’estate. Quando fai il calciatore pensi a giocare e ad allenarti, il resto non ci riguarda».
