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Jacobelli assicura: «Bielsa la prima scelta della Lazio. Stadio vuoto? La società dovrebbe…»

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E’ sempre stato vicino alle vicende laziali, già da quando divenne il direttore del ‘Corriere dello Sport’. Xavier Jacobelli è stato raggiunto da “I Laziali Sono Qua”, trasmissione radiofonica di Elleradio, condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva. L’argomento iniziale di cui parlare è il momento generale dell’ambiente Lazio: «Sin dai primi giorni della mia esperienza come direttore del Corriere dello Sport-Stadio,” spiega Jacobelli, “ho notato come il senso di identificazione della gente nella squadra sia totale, quello che accade alla Lazio è un po’ simile a quello che succede tra i tifosi dell’Atalanta, che è la mia squadra del cuore, ed il loro club. Un amore che è esploso tangibilmente circa un mese fa in un evento come Di Padre In Figlio. Quello che mi ha ferito è il processo di desertificazione che è in atto tra la società e i suoi tifosi, in questo momento: il club dovrebbe compiere un passo decisivo verso la sua gente e curare una comunicazione chiara e sincera per riavvicinarsi finalmente al cuore dei tifosi».

 

MERCATO ALLENATORI –  «Io spero che si possa essere arrivati al momento decisivo: è vero che la scelta del tecnico va ponderata, ma una squadra come la Lazio non può temporeggiare così a lungo. A mio avviso Inzaghi si sarebbe meritato la conferma, in più Prandelli parla di una stretta di mano già sancita con Lotito. Però si parla fortemente di Bielsa e questa potrebbe essere una svolta importante. A quanto mi risulta non c’è un problema economico, con l’accordo che sarebbe già stato raggiunto in questo senso, ma tecnico: l’argentino vuole garanzie tecniche molto precise. Si tratta d’altronde di un allenatore dalle straordinarie idee di calcio e dalla capacità di coinvolgere i tifosi e l’ambiente come nessun altro. Se Bielsa arrivasse davvero sarebbe una piccola svolta, vorrebbe dire che queste garanzie tecniche sarebbero arrivate, e questo riguarderebbe sia la conferma dei big sia i potenziali arrivi sul mercato. L’importante sarà prendere una decisione al più presto per avviare il lavoro per la nuova stagione. Io ho avuto modo di parlare con Prandelli recentemente e l’ho trovato letteralmente smanioso di rilanciarsi ai massimi livelli. Per questo ha detto no, anche se a malincuore, al progetto a lungo termine all’Atalanta, con Percassi che gli offriva un triennale e la supervisione tecnica della Prima Squadra e del settore giovanile. La Lazio sarebbe l’opportunità che sta cercando: l’esperienza in Brasile lo ha segnato, per due anni non ha neppure visto in tv le partite della Nazionale proprio per elaborare la grande delusione. Prandelli sarebbe dunque l’alternativa ideale a Bielsa, che allo stato attuale secondo le mie informazioni resta comunque la prima scelta della Lazio».

 

NAZIONALE – «Non è un caso che lo splendido risultato ottenuto dagli azzurri a spese del Belgio sia arrivato dopo che Conte sia riuscito finalmente a lavorare giorno dopo giorno con un gruppo certo, quotidianamente. Questo deve far riflettere quei club che magari parlavano di declino della Nazionale e poi hanno negato i giocatori anche per uno stage di 48 ore. E’ chiaro che un allenatore come Conte è un vero martello pneumatico, sin dal momento del suo arrivo ha avuto chiari i suoi obiettivi ed ha lavorato per raggiungerli, formando una Nazionale in grado di battersi dal primo all’ultimo minuto di ogni partita. Aver riportato l’entusiasmo tra i tifosi italiano dopo quanto accaduto nei Mondiali brasiliani due anni fa è già un successo». I pronostici alla vigilia erano molto pessimisti… «Il Belgio è una squadra ricchissima di talento ed era un avversario che alimentava il pessimismo. Assodato il gap tecnico contro i rivali, Conte ha contrapposto un’organizzazione di gioco perfetta contro la quale gli avversari sono andati a sbattere inesorabilmente. Anche se alcuni giocatori non hanno giocato al massimo, come Darmian, la squadra ha prodotto uno sforzo collettivo che ha permesso di ottenere un risultato così prestigioso. Ora bisogna confermarsi contro la Svezia».

 

 

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