Hanno Detto
Isaksen: «Adoro l’uno contro uno. Quando sono in Nazionale i compagni mi dicono…»

Isaksen: «Adoro l’uno contro uno. Quando sono in Nazionale i compagni mi dicono…». Le dichiarazioni dell’esterno della Lazio
Un inno al coraggio, al dribbling, alla battaglia individuale. Dal ritiro della Danimarca, l’esterno della Lazio Gustav Isaksen ha concesso un’intervista all’emittente TV2, in cui ha svelato la sua filosofia di calcio, un approccio basato sul duello uno contro uno e sulla fiducia incondizionata dei compagni.
L’elogio del dribbling e la fiducia dei compagni
Per Isaksen, il calcio è un gioco psicologico, una sfida costante per superare i propri limiti e quelli dell’avversario. Un approccio che può funzionare solo grazie al supporto del collettivo. «Adoro il duello uno contro uno. Penso che sia la cosa più bella, affrontare in questo modo l’avversario mi costringe sempre a uscire dalla mia zona di comfort, perché non sempre riesco a superarlo. È un gioco psicologico contro il difensore, perché se continui a passare la palla indietro, lui si avvicina sempre di più. I miei compagni in Nazionale mi hanno sempre detto: ‘Tu vai avanti e noi pensiamo al resto’. È una grande fortuna poter giocare con giocatori che ti dicono cose del genere. Questo rende davvero felice e mi fa sentire al sicuro».
Un percorso di crescita, tra coraggio e umiltà
L’esterno danese ha poi parlato della sua crescita, del ruolo del suo mental coach e della consapevolezza dei propri mezzi, unita alla voglia di migliorarsi ancora. «Dal mio esordio con la Danimarca il tempo è passato in maniera molto veloce, ma mi sto godendo ogni secondo e penso che sia fantastico poter dare un contributo. È bello poter fare la differenza, non solo essere convocato e basta. Dribblare sin da subito? È stato il mio mental coach, Henrik Hjersbæk, a incoraggiarmi a farlo in partita, e mi sono trovato bene. Ci vuole comunque tanto coraggio per farlo, soprattutto dopo che hai perso palla magari due o tre volte. È in quelle situazioni che devi essere forte e farlo di nuovo, potenzialmente si può creare un’occasione importante. Io mi ritengo un giocatore bravo, in Nazionale ce ne sono altri migliori di me. Spero con il tempo di poter diventare ancora più forte».
Le parole di Isaksen sono il manifesto di un giocatore moderno e ambizioso, che vive di rischio calcolato e che sa di poter rendere al massimo solo quando si sente al centro di un progetto che crede in lui. Un messaggio chiaro, inviato anche alla Lazio: per liberare tutto il suo potenziale, Gustav ha bisogno di fiducia.