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Dele-Bashiru in missione per conto di Sarri: ecco il suo obiettivo

Dele-Bashiru in missione per conto di Sarri: ecco il suo obiettivo. L’eredità da gestire è pesante, sarà subito titolare in Como Lazio
Un’investitura prestigiosa, ma anche un’eredità pesante da gestire. Per Fisayo Dele-Bashiru, la prima giornata di campionato con la maglia della Lazio non sarà solo un esordio, ma l’inizio di una sfida contro la storia e contro un vero e proprio tabù che accompagna le scelte di Maurizio Sarri. Il copione, negli ultimi anni, è stato quasi sempre lo stesso: un volto nuovo, o un profilo a sorpresa, viene promosso titolare alla prima uscita ufficiale, per poi scivolare lentamente ai margini delle gerarchie.
I precedenti, come sottolinea Il Messaggero, sono delle vere e proprie cautionary tales. Nell’agosto 2021, a Empoli, toccò a Jean-Daniel Akpa Akpro affiancare Leiva e Milinkovic, salvo essere sostituito all’intervallo e collezionare solo altre tre presenze da titolare in tutta la stagione. L’anno successivo, a Bologna, fu la volta di Toma Basic, lanciato dall’inizio ma mai più realmente protagonista. La storia più recente è quella di Daichi Kamada nel 2023: titolare nelle prime quattro gare a Lecce, il giapponese finì in panchina per tre mesi, riapparendo solo a dicembre senza mai convincere pienamente.
Ora il testimone passa a Dele-Bashiru. Sarà lui, nel nuovo centrocampo con Guendouzi e Rovella, a dover invertire questa tendenza. La sua missione è chiara: non farsi scavalcare dalla concorrenza interna, rappresentata dall’esperienza di Matias Vecino, una garanzia di affidabilità per Sarri, e dalla freschezza del giovane Sofian Belahyane, apprezzato dal tecnico per dinamismo e qualità nel palleggio durante il ritiro estivo.
Il nigeriano, classe 2001, ha mostrato un potenziale ambivalente nel precampionato, alternando spunti di grande qualità (come l’assist per il gol di Castellanos a Burnley) a prestazioni più in ombra, faticando a trovare una collocazione tattica definita tra il ruolo di mezzala e quello di trequartista. La sua sfida personale ha anche una scadenza: dovrà resistere e consolidare il suo posto fino a dicembre, quando la sua inevitabile partenza per la Coppa d’Africa lascerà campo libero ai suoi rivali. Alla Lazio il passato insegna: con Sarri, un posto da titolare all’esordio non è un punto d’arrivo, ma solo l’inizio di un lungo e difficile esame.
