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Lazio, perché Fabiani rischia di essere mandato via? Le ultime novità sul rinnovo

Stallo sui rinnovi in casa Lazio: situazione bloccata anche per la dirigenza, congelato il contratto di Fabiani
In casa Lazio non è solo il fronte dei calciatori a vivere una fase di stallo per quanto riguarda i rinnovi contrattuali. Anche all’interno della dirigenza si registrano segnali di rallentamento e incertezza. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il rinnovo del direttore sportivo Angelo Fabiani sarebbe attualmente congelato, nonostante il contratto in essere sia valido fino al 2027.
Una situazione che si inserisce in un contesto più ampio di immobilismo generale, dove la priorità sembra essere quella di mantenere lo status quo senza prendere decisioni affrettate. L’idea di rivedere i termini contrattuali, sia per calciatori che per figure chiave della struttura societaria, al momento appare accantonata.
In particolare, per Fabiani, figura centrale nella costruzione della rosa e nella gestione del mercato, non è previsto alcun ritocco all’ingaggio. Una scelta che potrebbe sorprendere, considerando il lavoro svolto finora dal dirigente e il suo contributo alla stabilità tecnica e finanziaria del club. Tuttavia, sembra che l’intenzione della società sia quella di attendere sviluppi futuri prima di rimettere mano ai contratti in essere, anche in ruoli dirigenziali.
Il blocco dei rinnovi potrebbe essere interpretato come un segnale di riflessione interna da parte del club, forse legato a valutazioni economiche, risultati sportivi o possibili scenari futuri che potrebbero modificare gli equilibri attuali. In ogni caso, si tratta di una fase interlocutoria che sta coinvolgendo non solo i protagonisti del campo, ma anche chi opera dietro le quinte.
Nel frattempo, Fabiani continuerà a svolgere il suo ruolo senza variazioni contrattuali, con la scadenza del 2027 che garantisce ancora un margine di tempo. Tuttavia, l’assenza di un riconoscimento economico o di un segnale di fiducia a breve termine potrebbe generare interrogativi sulle reali intenzioni della società nei suoi confronti.
In un momento in cui diversi club scelgono di blindare i propri dirigenti di riferimento per dare continuità ai progetti, la scelta di non intervenire sul contratto del DS potrebbe aprire scenari diversi nel medio periodo. Resta da capire se si tratti solo di una pausa temporanea o del preludio a una possibile ridefinizione dei ruoli dirigenziali all’interno della società.
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