"Dalla scuola allo stadio", Mauri: "Nel derby dobbiamo dare qualcosa in più". Matri: "Il razzismo non deve esserci" - FOTO - Lazio News 24
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“Dalla scuola allo stadio”, Mauri: “Nel derby dobbiamo dare qualcosa in più”. Matri: “Il razzismo non deve esserci” – FOTO

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AGGIORNAMENTO ORE 16:07 – Al termine dell’evento, i due calciatori presenti, hanno parlato della loro giornata ai microfoni di Lazio Style Radio. Prende la parola per primo Matri: “È sempre bello notare questo entusiasmo! Il mio passato nel ciclismo? Era una mia passione, ma poi fortunatamente mi sono dedicato al calcio! Le domande dei bambini? Abbiamo toccato molti temi, anche impegnativi! Io a scuola? Non andavo molto bene, ma questo non lo diciamo…“. Poi è la volta di Mauri: “A scuola andavo bene! Ero bravo più nelle materie tecnice, in matematica, rispetto a italiano!

Ecco un nuovo appuntamento dell’iniziativa chiamata Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport. Oggi è il turno dell’Istituto Comprensivo “Nelson Mandela” in Via della Pisana 306. Oltre alla presenza dell’aquila Olympia, simbolo della società capitolina, Stefano Mauri e Alessandro Matri sono andati a trovare i giovani alunni. Prima delle domande, i ragazzi hanno messo in scena un piccolo spettacolo teatrale, sotto gli occhi divertiti dei calciatori della Lazio.

 

AGGIORNAMENTO ORE 10.30 – Il primo a prendere la parola è l’ex Milan: Sul tema del razzismo: “Non deve esserci, sia in campo che fuori siamo tutti uguali. La cosa più importante è divertirsi e cercare di raggiungere gli obiettivi serenamente“. Poi sui consigli che si sente di dare ai giovani: “Bisogna conciliare studio e calcio, anche noi siamo andati a scuola. L’istruzione è la base di tutto, anche per convivere con le persone. La scuola ti insegna i comportamenti e a vivere in gruppo“. Si parla del passato di Matri, da ciclista a calciatore e da cosa sia meglio fare: “Dipende da quello che vuoi fare tu –racconta Matri-. Io ho iniziato dal ciclismo perché mio padre era il presidente della squadra del paese, mio fratello lo faceva, mio zio pure quindi mi sono aggregato. Crescendo ho voluto seguire gli amici quindi mi divertivo di più giocando a pallone. Lasciai il ciclismo anche perché era uno sport abbastanza duro da fare da bambini, dovevi allenarti da solo, ho preferito allenarmi con il pallone anche perché mi riusciva meglio”. “Non è mai bello essere in svantaggio. Quando capita, cerchiamo di mettere in campo ancora di più, più forze. Però bisognerebbe farlo dallo 0-0, quindi bisogna cercare di non subirlo -conclude Matri-. L’avversario più forte che ho incontrato da attaccante è stato Alessandro Nesta. E su Messi-Ronaldo rispondo che Messi è più completo, mentre Ronaldo è più forte. Se dovessi scegliere, scelgo Messi”.
Poi è il turno di Mauri: L’emozione di giocare un derby? Rispondo io perché ne ho giocati di più. È una partita particolare a Roma, è una sfida tanto sentita, difficile da spiegare. Bisogna viverla per poterlo capire, è un match che si aspetta dall’estate. Si gioca per una città intera, è una partita unica. Il più bello rimane quello del 26 maggio (standing ovation dei bambini, ndr.)Rimarrà unico nella storia, per me alzare la Coppa da capitano è stata un’emozione indescrivibile”. Poi l’ex capitano ha raccontato da dove nasce la passione per questo sport :”Avevo mio padre che giocava a calcio, nella squadra di paese. Mi ha trasmesso la passione, per fortuna è diventata un lavoro. Segnare un gol? È sempre una gioia, a prescindere da chi segna”. 

 

 

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