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Sarri in fuga dal Mapei, la ricostruzione del Messaggero: scuro in volto. È andato da Fabiani per…
Sarri in fuga dal Mapei, la ricostruzione del Messaggero: scuro in volto. È andato da Fabiani per… Il tecnico si è sottratto alle interviste
Un silenzio che fa più rumore di mille parole. La reazione di Maurizio Sarri dopo la sconfitta della sua Lazio al Mapei Stadium contro il Sassuolo va ben oltre la semplice delusione per un risultato negativo. Dietro la comunicazione ufficiale del club, che ha giustificato la sua assenza per improvvisi “motivi familiari”, si cela in realtà una rabbia profonda e un’insoddisfazione cocente per la prestazione offerta dalla squadra, un sentimento che l’allenatore non ha voluto nascondere.
Come confermato anche dall’edizione odierna de Il Messaggero, il “Comandante” è apparso nervoso e scuro in volto sin dal triplice fischio. In un gesto plateale e inusuale per i protocolli del post-partita, Sarri ha disertato ogni impegno mediatico: niente interviste a caldo, nessuna conferenza stampa. Ha immediatamente lasciato lo stadio salendo in auto con il direttore sportivo Angelo Fabiani, un segnale chiaro che la discussione era già iniziata ai piani alti. Il quotidiano riporta anche un dettaglio del viaggio di ritorno, un breve “pit stop” a Castelfranco, forse un momento per sbollire la tensione prima del rientro nella Capitale.
L’abbandono del Mapei Stadium non è stata una fuga, ma una dichiarazione d’intenti. Sarri ha scelto il silenzio per manifestare il suo disappunto totale, rimandando ogni analisi a un momento più lucido e, soprattutto, a una sede ufficiale. L’attesa ora è tutta per l’intervento previsto per oggi a mezzogiorno, quando il tecnico parlerà ai canali del club. Sarà quella l’occasione in cui, senza filtri, esprimerà la sua disamina sulla prestazione e, con ogni probabilità, lancerà un messaggio forte e diretto alla squadra, chiamata a una reazione immediata dopo una serata da dimenticare.