Le pagelle sui biancocelesti di inizio stagione - Lazio News 24
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Le pagelle sui biancocelesti di inizio stagione

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La nuova stagione è ufficialmente cominciata, ma in Italia c’è chi deve rimboccarsi da subito le maniche per sperare di ottenere risultati soddisfacenti.

A causa del mercato bloccato per l’indice di liquidità, infatti, la Lazio è rimasta di fatti quella dell’anno scorso, ma con un Maurizio Sarri in più. Data la situazione generale, la squadra biancoceleste non poteva sperare di avere un tecnico migliore, uno che conoscesse già la piazza. Il gioco di Sarri si è evoluto, ha abbandonato alcuni dei fronzoli di una volta e non cerca il palleggio insistito a tutti i costi. Nell’esordio a Como gli aquilotti dovevano ancora prendere le misure, ma già nella seconda giornata, in casa, sono apparsi molto più scafati contro l’Hellas Verona. Palla alta e pedalare, in attesa che uno dei tanti lanci lunghi trovi la sponda giusta o che qualche contropiede si riveli particolarmente fruttifero.

Avvalendosi di una manovra più pratica e diretta, il mister sta facendo di necessità virtù adattandosi all’organico a disposizione. Già nel corso dei test estivi, d’altro canto, si era notata una maggiore propensione alla verticalizzazione veloce. Quando è andata in svantaggio contro il Como, la Lazio ha iniziato a giocare maggiormente in profondità, rendendosi in effetti più pericolosa. Bisogna sviluppare il gioco e non il modulo. Lo ha spiegato Sarri stesso e comunque non potrebbe fare altrimenti. Se si dovesse dare un voto all’allenatore, sarebbe almeno 7, soprattutto per come è riuscito a rialzarsi dopo la prima batosta. A questa rosa non manca comunque la qualità. Contro l’Hellas sono stati ben 702 i passaggi totali, di cui 643 andati a buon fine. In attacco la precisione nel palleggio è stata dell’88,4%. Oltre 300 sono stati i palloni giocati correttamente in avanti.

Insomma, senza troppe risorse a disposizione, anche uno come Sarri è costretto parzialmente a reinventarsi. Attaccare la profondità è la soluzione più intelligente da adottare per tirare fuori il meglio dai capitolini in questo momento. Ad ogni buon conto, sebbene sia ancora presto per dare giudizi concreti, di certo la squadra biancoceleste non può essere considerata una delle favorite per un piazzamento in Champions League, soprattutto dopo la beffa dello scorso anno con la mancata qualificazione alle coppe: a guardare le cifre per le scommesse sulla Serie A la Lazio può sperare comunque nell’approdo in Europa League. Il divario tecnico rispetto alle altre formazioni del massimo campionato, big escluse, è evidente, ma forse questa Lazio potrebbe anche riuscire a beffare compagini come Atalanta e Fiorentina nella classifica finale.

Non giocare le coppe rappresenta per certi versi un vantaggio quest’anno. Dover sostenere più competizioni con una rosa numericamente limitata sarebbe stato eccessivamente difficoltoso. Non sono moltissimi, comunque, i punti fermi che appaiono imprescindibili. A Como anche Nuno Tavares e Mattia Zaccagni hanno faticato, ma entrambi si sono riscattati nel secondo incontro, andando ben oltre la sufficienza. In difesa ha brillato invece Oliver Provstgaard, tra i pochi a salvarsi anche contro i lariani e oggi in lizza per prendersi stabilmente un posto da titolare: il suo impegno merita un bel 7 fino a qui. A conoscere la crescita maggiore, però, è stato Matteo Guendouzi, che finalmente è riuscito anche a tornare al goal.

Rimandato, invece, Matteo Cancellieri, ancora troppo poco incisivo. Aumentano dunque le responsabilità del Taty Castellanos: nella prima giornata l’argentino si era fatto notare solo per la rete annullata per fuorigioco, mentre nella seconda si è scatenato tra goal e assist, prodigandosi anche nel pressing. Nel complesso questa Lazio merita un 6,5, ma la speranza dei tifosi è che soprattutto Castellanos torni a sfornare tante prestazioni da 8…

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