News
Lazio, Sarri si gode il suo ‘jolly’: versatilità e leadership al servizio del tecnico biancoceleste

Lazio, Sarri si gode il suo ‘jolly’: versatilità e leadership al servizio del tecnico biancoceleste. Tutti i dettagli
Adam Marusic, terzino montenegrino classe 1992, è ormai una colonna portante della Lazio. Arrivato nel 2017 dal KV Oostende, ha saputo conquistare la fiducia di tutti gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina biancoceleste grazie alla sua dedizione, alla capacità di adattamento e a una professionalità esemplare. Il suo motto, “testa bassa e lavorare”, lo ha reso un punto di riferimento nello spogliatoio e una risorsa tattica preziosa in campo.
Con 316 presenze ufficiali, Marusic è il giocatore attualmente in rosa con il maggior numero di apparizioni. La sua duttilità lo ha portato a ricoprire praticamente ogni ruolo della linea difensiva: terzino destro e sinistro, quinto di centrocampo, braccetto nella difesa a tre e, più recentemente, difensore centrale. Un vero e proprio jolly per Maurizio Sarri, tecnico toscano noto per il suo calcio organizzato e verticale, che ha deciso di impiegarlo al centro della difesa durante l’amichevole estiva contro il Galatasaray, affiancandolo al giovane Mario Gila.
L’emergenza difensiva che ha colpito la Lazio — con Alessio Romagnoli squalificato e Patric e Gigot ai box — ha reso indispensabile l’esperienza e la versatilità di Marusic. Il montenegrino ha risposto presente, offrendo una prestazione ordinata e sicura, confermando ancora una volta la sua affidabilità.
Quando la rosa tornerà al completo, Sarri potrà schierarlo dove riterrà più opportuno. Con il tecnico ex Napoli e Chelsea, Marusic ha giocato prevalentemente sulla fascia sinistra, ma se il neoacquisto Tavares dovesse stabilizzarsi su quel lato, il montenegrino potrebbe tornare a presidiare la corsia destra, contendendo il posto a Manuel Lazzari, esterno veloce e offensivo. In un calcio sempre più esigente, avere un giocatore come Adam Marusic rappresenta un vantaggio strategico. La sua esperienza, la capacità di adattarsi e la mentalità vincente lo rendono una pedina fondamentale per la Lazio 2025/26. Un veterano silenzioso, ma decisivo.
