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Gregucci: «Alla Lazio serve sfrontatezza. Anderson? Non sa di…».

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L’ex calciatore della Lazio, Angelo Gregucci ha analizzato la squadra di Inzaghi e poi detto la propria opinione sul Milan

La Lazio di Simone Inzaghi è la sorpresa della Serie A, è questo il pensiero di Angelo Gregucci che, ai microfoni di Lazio Style Radio, esordisce così: «Nessuno si aspettava un campionato così degno da parte dei biancocelesti. Tra luglio e agosto scorso gli umori della gente erano diversi». L’ex tecnico dell’Alessandria ha poi analizzato anche i singoli calciatori: «Per me de Vrij è un fuoriclasse, Felipe Anderson non sa nemmeno lui stesso quanto sia forte, Keita è un grande giocatore, Biglia è il miglior centrocampista centrale della Serie A, Milinkovic sarà il prossimo oggetto del desiderio dei grandissimi club europei, Hoedt e Patric hanno compiuto ampi passi in avanti: è un patrimonio che sta crescendo. Dobbiamo colmare il gap di maturità nelle partite semplici e nelle gare secche contro le grandi, dove dobbiamo crescere, se andiamo in finale di Coppa Italia dobbiamo battere necessariamente una big. Contro questo tipo di avversario, c’è ancora un divario di personalità: in Italia i bianconeri, ad esempio, vincono le partite già sotto al tunnel». 

MILAN – Gregucci ha poi giudicato il prossimo avversario della Lazio in campionato: «Nel calcio non esiste la fortuna ma solo delle componenti nelle quali un episodio può sorridere o meno ma, alla lunga, emerge sempre il reale valore. I biancocelesti devono essere più sfrontati: vorrei vedere partite più combattute contro avversari di blasoni. Si può perdere, ma sempre mettendo in campo la voglia di provare a fare male all’avversario. A questa squadra, però, c’è solo da fare i complimenti. Contro il Milan non è importante se verrà schierata la difesa a tre o a quattro ma che vengano espressi principi solidi, frutto di una corretta lettura di calcio nei confronti di una squadra che propone un calcio di buon livello ed è molto abile nelle ripartenze. A inizio stagione i rossoneri hanno vinto gare particolari, come ad esempio quella d’andata contro di noi, ma andare a vincere in trasferta 9vs11 non è mai semplice. Il Milan ha un portiere che è un predestinato e un esterno come Deolofeu che in questo momento è in forma smagliante, è devastante nel passo. La squadra di Montella ha una buona costruzione di gioco e ragazzi interessanti. Il gruppo è giovane ma già ben qualificato, i giovani italiani si stanno facendo largo con onore. Ha tutto per costruire un buon futuro. È un avversario pericolosissimo. Il Milan perde tanto senza Bonaventura e Kucka».

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