Come il gioco d’azzardo si è radicato nella scena sportiva italiana - Lazio News 24
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Come il gioco d’azzardo si è radicato nella scena sportiva italiana

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Negli ultimi 25 anni in Italia si è assistito a una progressiva integrazione del gioco d’azzardo nello sport e in particolare nel calcio, la disciplina storicamente più seguita dagli italiani. Oggi molti dei principali portali di gambling e bookmaker di scommesse sportive figurano tra gli sponsor delle società calcistiche e, in generale, le attività relative a gambling e betting sono profondamente integrate nel settore sportivo.

Questa presenza radicata del gioco d’azzardo nello sport professionistico è sostenuta da un ecosistema che comprende società sportive, casinò online, operatori di scommesse, tifosi e, non da ultimo, il governo. Le società calcistiche svolgono un ruolo centrale in questo processo e ricavano parte dei loro introiti proprio da attività relative a gambling e betting. L’industria delle scommesse e del gioco d’azzardo influisce, quindi, in modo determinante sull’intero settore sportivo.

La maggior parte delle principali squadre italiane ha stretto partnership con società di gambling e scommesse, in seguito al via libera alle sponsorizzazioni legate al mercato del gioco d’azzardo, che ha cancellato il divieto imposto dal primo governo Conte nel 2018. Andiamo a esaminare più nel dettaglio come il gioco d’azzardo si è integrato nella scena sportiva italiana.

Com’è avvenuta l’integrazione del gioco d’azzardo nello sport?

Per definire l’integrazione delle attività videoludiche e della cultura del gioco d’azzardo nello sport viene utilizzato il termine “gamblification”. Oggi il gioco d’azzardo è profondamente radicato nello sport dal punto di vista culturale e sociale, grazie a vari fattori, che illustriamo di seguito. 

1. Pubblicità

Immagini e messaggi pubblicitari relativi al gambling e alle scommesse sportive mirano a creare un legame emotivo facendo leva sui concetti tradizionalmente associati allo sport, come la sana competizione, il talento e le abilità fisiche e atletiche. 

2. Le scommesse sportive come componente della cultura sportiva

Il gioco d’azzardo è diventato parte integrante della cultura sportiva e del rapporto tra i tifosi e lo sport. Scommettere è diventato un modo per sostenere la propria squadra, identificarsi con essa e dimostrare la propria fedeltà. Negli ultimi 25 anni, le scommesse sportive hanno registrato una crescita senza precedenti, favorita principalmente da due fattori: la possibilità di giocare e scommettere tramite piattaforme online su dispositivi mobili e l’ampliamento delle opzioni di gioco e scommessa. A differenza di quanto accadeva anche solo pochi anni fa, ora si può scommettere non solo sull’esito finale delle partite, ma anche su molti altri elementi, come il numero di cartellini gialli e rossi e il numero di assist e calci d’angolo. 

3. Comodità di scommettere da smartphone 

La possibilità di scommettere tramite cellulare e tablet ha dato una spinta all’integrazione del gioco d’azzardo nello sport. In Italia lo smartphone è il dispositivo più utilizzato per le scommesse sportive, offrendo un accesso a questo mondo in modo facile, immediato e comodo.

4. Coinvolgimento dei tifosi 

I bookmaker di scommesse hanno sviluppato funzionalità ad hoc per mantenere alto il livello di interesse e coinvolgimento degli utenti durante lo svolgimento di specifici match e hanno introdotto incentivi, bonus e promozioni per aiutarli a ottenere vincite più sostanziose.

Questo processo di integrazione del gioco d’azzardo ha fatto in modo che per i tifosi lo sport non sia più solo un’attività a cui assistere da lontano, come spettatori passivi. Oggi i tifosi si sentono più coinvolti grazie alle scommesse sportive, al fantacalcio e ai tanti videogame a tema calcistico, che vengono presentati come parte integrante dell’esperienza di intrattenimento. Ne consegue che chi non gioca o scommette oltre a sentirsi meno coinvolto ha la sensazione di perdersi qualcosa di interessante e divertente rispetto ai tifosi che scommettono sugli esiti delle partite o sulle prestazioni di determinati calciatori.

Presenza consolidata del gioco d’azzardo nello sport 

Le società che gestiscono attività videoludiche che prevedono vincite in denaro possono ora sia fare pubblicità durante gli eventi sportivi che a ricoprire il ruolo di sponsor delle squadre calcistiche italiane. È quanto ha recentemente stabilito la VII Commissione Cultura e Sport del Senato, che sta ponendo le basi per una riforma più ampia del mondo sportivo in generale. 

È stato, quindi, finalmente superato il divieto imposto con il Decreto Dignità, approvato con il decreto legge numero 87 del 12 luglio 2018, uno dei provvedimenti simbolo del movimento Cinque Stelle, quando era al governo. L’articolo 9 del Decreto Dignità vietava categoricamente la pubblicità del gioco d’azzardo su tutti i mezzi di comunicazione, incluse le sponsorizzazioni. Ai portali di gambling e betting non veniva permesso di sponsorizzare squadre, club ed eventi sportivi.

Le scommesse sportive come pilastro economico dello sport professionistico

La mancanza di sponsorizzazioni legate al gioco d’azzardo imposta dal Decreto Dignità aveva avuto un impatto negativo sui bilanci di molte società calcistiche italiane. Il settore del gambling e delle scommesse sportive può, infatti, contribuire al settore calcistico con cifre di denaro rilevanti. Impedire questa interazione tra l’industria del gioco d’azzardo e il calcio nega la possibilità di sfruttare sinergie preziose. 

Il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, si era immediatamente attivato per rivedere il Decreto Dignità per consentire nuovamente le pubblicità e le sponsorizzazioni delle piattaforme di gioco e betting, da cui le società sportive guadagnano entrate significative.

Così facendo, l’intero sistema può beneficiare di una percentuale sugli introiti delle scommesse legate al calcio. Inoltre, sono state adottate misure per la diffusione di una cultura di gioco sana, per la promozione del gioco responsabile, sicuro e consapevole e per il monitoraggio degli operatori del settore al fine di contrastare il gioco illegale.

Cosa è cambiato con le nuove misure della Commissione Cultura e Sport del Senato?

Le nuove misure consentono ora alle squadre di avere di nuovo sponsor legati al mercato del gioco d’azzardo. Sui tabelloni pubblicitari e maxischermi a LED a bordo campo negli stadi di Serie A sono ricomparsi nomi, marchi e loghi di portali di gioco, piattaforme di scommesse e casinò online con grandi offerte, promozioni e bonus, come LeoVegas, Betsson e quelli recensiti dalla piattaforma, affidabile e rispettabile, AskGamblers.

I nomi e i loghi dei casinò digitali e dei portali di betting sono ora presenti anche sulle maglie dei giocatori sia in campo che nelle sessioni di allenamento. Sulla maglia dei giocatori dell’Inter, per esempio, è impressa in bella vista la scritta Betsson.sport, marchio di infotainment del gruppo svedese Betsson.

Perché era stato introdotto il Decreto Dignità?

L’obiettivo del Decreto Dignità era quello di contrastare la ludopatia e tutelare le categorie di giocatori più a rischio, come i soggetti più fragili e i minorenni. Ma, come evidenziato dal ministro Abodi, non è impedendo ogni forma di sponsorizzazione da parte degli operatori del settore che si contrasta efficacemente la ludopatia. La prevenzione della dipendenza patologica, il contenimento degli effetti dannosi del gioco compulsivo e un’adeguata tutela dei giocatori, in particolar modo degli utenti più giovani e vulnerabili, si ottengono con corretti strumenti normativi, maggiore controllo e una regolamentazione più rigorosa dell’intero settore. A tal proposito, recentemente si è assistito a un irrigidimento dei requisiti richiesti per l’ottenimento delle licenze ADM necessarie per operare legalmente nel settore. 

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