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Cardone sul momento della Lazio: «Chiuso in clamoroso rialzo in borsa. Commissione? Sabato il verdetto. Si lavora sui rinnovi di questi tre giocatori»

Cardone sul momento della Lazio. Le parole del giornalista tra calciomercato e momento finanziario dei biancocelesti ai microfoni di Radiosei
In vista della sfida interna tra Lazio e Cremonese, in programma alle ore 18:00 allo Stadio Olimpico, l’attenzione in casa biancoceleste non è rivolta soltanto al campo. A pochi giorni dal match, infatti, emergono alcune criticità che potrebbero incidere sulle scelte di Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, chiamato a dare continuità al momento positivo della squadra. A fare chiarezza su diversi fronti è stato Giulio Cardone, giornalista de La Repubblica, intervenuto ai microfoni di Radiosei, affrontando temi che spaziano dalle condizioni fisiche dei giocatori al mercato, passando per rinnovi contrattuali ed equilibri economici del club.
Il quadro tracciato da Cardone restituisce l’immagine di una Lazio sospesa tra crescita sportiva e necessità strutturali, con gennaio che rappresenta uno snodo decisivo. Le parole del giornalista aiutano a comprendere il contesto nel quale Sarri e la dirigenza sono chiamati a muoversi, tra urgenze immediate e strategie di medio periodo.
SITUAZIONE SOCIETARIA E BILANCIO – «La Lazio ha chiuso ieri in borsa in clamoroso rialzo, quindi quello che sta accadendo dall’altra parte del mondo ha portato al momento un risvolto positivo»
COMMISSIONE E MERCATO – «Sabato si riunisce la Commissione governativa che dovrà emettere il verdetto sui vari club di Serie A. È probabile che Lotito intervenga economicamente per rientrare nella soglia dello 0,8»
RINNOVI E SCELTE TECNICHE – «Sarri lavora per quelli di Basic, Marusic e Romagnoli; Gila invece non credo, ha deciso di non rinnovare»
ALLARME INFORTUNI – «Ieri non si sono allenati per febbre Noslin e Romagnoli, ma la speranza è che tornino regolarmente a lavorare in vista della Cremonese»
CASO BASIC – «I margini per vincere il ricorso ci sono, staremo a vedere se potrà tornare a Udine»