News
Calcagno critica duramente la scelta di disputare Milan Como in Australia: calendario sempre più insostenibile

Calcagno attacca la scelta di portare Milan Como in Australia: calendario sempre più ingestibile e rischio infortuni in aumento
Il calcio moderno sta raggiungendo un livello di saturazione sempre più allarmante. A lanciare l’allarme è il presidente dell’Assocalciatori, Umberto Calcagno, intervenuto a Radio Anch’io Sport. Il tema, spiega, va ben oltre le amichevoli esotiche: riguarda la gestione dei top player, ormai chiamati a disputare stagioni che possono arrivare fino a 72 partite. Un carico insostenibile.
Secondo Calcagno, il problema non è solo la quantità complessiva dei match, ma la frequenza dei “back to back”. Gli studi condotti con FIFPRO mostrano che superare le cinque gare consecutive senza almeno cinque giorni di recupero aumenta drasticamente il rischio di infortuni gravi, con ripercussioni sulla salute dei calciatori e sulla qualità dello spettacolo. In questo contesto, l’AIC accusa la FIFA di abuso di posizione dominante: l’allargamento del calendario internazionale — dal nuovo Mondiale per Club al Mondiale a 48 squadre — sottrae centralità ai campionati nazionali, già economicamente fragili.
Il rischio, avverte Calcagno, è che la forbice economica si allarghi ulteriormente. Con i ricavi sempre più concentrati nelle mani di pochi club d’élite, il sistema rischia di perdere equilibrio e competitività, come già accaduto in Francia e Belgio. Per questo, secondo il presidente dell’AIC, non è il momento di parlare di tagli agli stipendi, ma di avviare un confronto globale che protegga la salute degli atleti e garantisca la sopravvivenza dell’intera piramide calcistica, dalle grandi squadre fino alle realtà minori.
LEGGI ANCHE – Ultimissime Lazio LIVE: ecco le novità in casa biancoceleste

