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Lotito, minacciato il presidente della Lazio: pure gli influencer indagati sulla questione. Il punto

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Lotito minacciato, tra gli indagati anche l’influencer «Sandro er Caciara». La situazione attuale

Nuovi sviluppi nell’inchiesta sulle minacce ricevute da Claudio Lotito, presidente della Lazio e senatore della Repubblica. Tra gli indagati figura anche Alessandro Ceccarelli, 44 anni, noto sui social con il soprannome di «Sandro er Caciara». L’influencer romano è finito nel mirino della procura con l’accusa di minacce e molestie nei confronti di Lotito, in seguito ad alcuni episodi avvenuti nel gennaio scorso.

Secondo quanto riportato da La Repubblica, le indagini si concentrano su una diretta TikTok del 28 gennaio 2024, in cui Ceccarelli, insieme ad altri partecipanti, avrebbe preso parte a uno «scherzo telefonico» ai danni del presidente biancoceleste. Durante quella live, sarebbero partite ben 15 chiamate verso il numero personale di Lotito, utilizzando l’utenza telefonica del figlio dell’influencer. Un’azione che, secondo la procura, potrebbe configurarsi come molestia reiterata.

Ceccarelli, romano della borgata Ottavia e con un seguito importante sui social (oltre 124.000 follower su Instagram e 36.000 su TikTok), si difende dichiarando la propria estraneità alle accuse:

«Io cosa c’entro? Faccio video ironici, parlo alla gente delle borgate come me. Non mi sono mai occupato di calcio, né tantomeno delle dinamiche del tifo organizzato. Quando mi hanno convocato in questura, mi è caduto il mondo addosso.»

Nonostante si dichiari tifoso della Roma, Ceccarelli ha ribadito di non aver mai avuto contatti con frange ultras né con ambienti violenti.

Lotito, dal canto suo, ha rilasciato una dichiarazione preoccupata riguardo l’intensificarsi delle minacce:

«A volte non riesco neanche a telefonare, vengo continuamente tempestato da chiamate anonime e minacce. In alcune recenti manifestazioni contro di me, i volti erano ben visibili. Non credo sia difficile identificarli. Alcuni mi sembrano gli stessi responsabili di episodi gravi nel passato. Sembra di essere tornati al 2015, ai tempi di Diabolik.»

Le parole di Lotito riflettono un clima teso e potenzialmente pericoloso, che ricorda situazioni del passato in cui l’ambiente intorno alla Lazio era diventato ostile e minaccioso.

L’inchiesta è ancora in corso, ma la presenza di personaggi pubblici come «er Caciara» tra gli indagati solleva interrogativi su come l’uso dei social possa, a volte, sfociare in episodi ben lontani dall’ironia.

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