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Lazio Verona pagelle: la notte magica del “Taty” e l’incubo gialllobù, Sarri presenta una macchina da gol .Una prestazione sontuosa che lancia i biancocelesti. Castellanos incanta, Rovella dirige
Lazio Verona pagelle, la notte magica di Castellanos dopo l’inizio disastroso. Il punto
Una lezione di calcio, una dimostrazione di forza che lancia un messaggio al campionato. La Lazio di Maurizio Sarri asfalta il Verona con un 4-0 che non ammette repliche, cancellando i dubbi dell’esordio e candidandosi a un ruolo da protagonista. La vittoria dell’Olimpico non è solo nel risultato, ma nella prestazione: una squadra verticale, aggressiva e a tratti spettacolare, che ha letteralmente annichilito un Verona mai in partita. Le pagelle del giorno dopo sono un plebiscito per gli uomini di Sarri, con un protagonista assoluto che si è preso la scena a suon di gol e assist da favola.
TOP
TATY CASTELLANOS (Lazio) – IL “DIECI FATATO” CHE SI TRASFORMA IN BOMBER Voto: 8 Una prestazione sontuosa, da leader tecnico e finalizzatore implacabile. È lui l’uomo copertina della serata, il faro che ha illuminato l’Olimpico. La Gazzetta dello Sport lo incorona migliore in campo senza esitazioni: «Doppio assist (il secondo di rabona) e poi il gol di testa, il suo primo in questa stagione. È il fulcro dell’attacco». Il Corriere dello Sport rincara la dose, definendolo «un 10 fatato e un centravanti cannibale. Fosse sempre così… Alla grandissima». Una notte da Re, in cui ha dimostrato di poter essere il trascinatore di questa Lazio.
NICOLÒ ROVELLA (Lazio) – IL REGISTA DAI PIEDI TELECOMANDATI Voto: 7.5 Se Castellanos è il braccio, lui è la mente. Al rientro da titolare, dirige l’orchestra con una maestria da veterano, pennellando assist e dettando i ritmi. Il Corriere dello Sport ne esalta la visione di gioco: «Lanci di 20, 30, 40 metri, teleguidati, a tagliare l’aria e il prato, lunghi ed esatti. Subito la verticalizzazione per Taty (gol di Guendouzi), poi l’assist da punizione per l’argentino. Ha saputo far tutto». Una prestazione totale, che lo consacra come uno dei migliori registi del campionato.
FLOP
IL VERONA DI ZANETTI – UNA NOTTE DA INCUBO Voto: 4.5 Una serata da dimenticare, una prestazione che rasenta il disastro. Il Verona all’Olimpico non è mai sceso in campo, travolto dalla furia di una Lazio apparsa di un’altra categoria. Tutti i quotidiani sono impietosi nel giudizio. Il Corriere dello Sport parla di una squadra «troppo vulnerabile», mentre la Gazzetta sottolinea come «il doppio svantaggio iniziale mette in salita la gara». Tuttosport è ancora più duro, definendo la partita una «serataccia» per un Verona «mai in partita». Una lezione severa, che costringerà Zanetti a un profondo esame di coscienza.
LORENZO MONTIPÒ (Verona) – IL PORTIERE-PUPAZZO Voto: 5 Quando la tua squadra subisce un’imbarcata, è difficile uscirne indenni. Il portiere del Verona vive una notte da incubo, in cui, come scrive il Corriere dello Sport, «ha fatto subito la fine del portiere-pupazzo da centrare». Subisce quattro gol, con una grave incertezza sul terzo, un’uscita a vuoto che aggrava una prestazione già negativa. Una serata da dimenticare, in cui non è mai riuscito a trasmettere sicurezza al reparto.
LE CONTRADDIZIONI
MATTIA ZACCAGNI – DAL GOL ALLA FEBBRE, L’EX CHE NON TRADISCE Voti: 7.5 (Gazzetta dello Sport) – 7 (Corriere dello Sport e Tuttosport) Il suo giudizio è altissimo per tutti, ma la Gazzetta dello Sport gli regala mezzo voto in più, sottolineando il suo legame speciale con il gol contro il Verona: «Quarto gol al Verona da ex. Si sblocca all’Olimpico dopo 9 mesi. Si rivedono le sue giocate». Il Corriere dello Sport, pur dandogli 7, ne evidenzia la tenacia: «Colpito dalla febbre in mattinata, ha resistito e ha giocato. Sarri l’aveva pungolato alla vigilia». Un ex che, quando vede gialloblù, si esalta sempre.