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Lazio, chi ha deluso di più nella polemica di Udine? La situazione dei biancocelesti nonostante tutto

Lazio, pari amaro con l’Udinese: biancocelesti beffati nel recupero. La squadra di Sarri sfiora la vittoria fino all’80’. Il punto
La Lazio chiude il proprio 2025 con un pareggio amaro, fermandosi sull’1-1 contro l’Udinese al termine di una gara che sembrava poter regalare ai biancocelesti tre punti pesantissimi. Per oltre ottanta minuti la sfida è rimasta in equilibrio, combattuta e tattica, con poche occasioni nitide da entrambe le parti. Quando il match sembrava avviato verso un finale senza emozioni, la Lazio è riuscita a sbloccare il risultato, iniziando ad assaporare una vittoria che avrebbe avuto un grande valore morale e di classifica.
Il gol del vantaggio nasce da una conclusione di Vecino, uno dei migliori in campo, deviata in maniera decisiva da Solet e finita alle spalle del portiere friulano. L’esultanza dell’Olimpico sembrava liberatoria, il premio a una prestazione ordinata e paziente. Tuttavia, nel recupero, il copione si è ribaltato in modo crudele: Davis ha trovato un pareggio quasi insperato per l’Udinese, con una rete viziata da un precedente tocco di braccio che ha scatenato le proteste furiose della Lazio e di Maurizio Sarri.
Un episodio che ha lasciato un senso di frustrazione profondo, aggravando il bilancio di una partita che appariva ormai indirizzata. La Lazio ha pagato caro un finale concitato, vedendosi sfuggire due punti che avrebbero potuto cambiare il volto della chiusura dell’anno.
Le pagelle dei quotidiani raccontano una prestazione nel complesso positiva, con Vecino unanimemente premiato come migliore in campo e Provedel solido tra i pali. Buone le prove di Romagnoli e Cataldi, mentre qualche giudizio più severo ha colpito Gila e Belahyane. Davanti, Cancellieri e Noslin hanno garantito vivacità, mentre Zaccagni è apparso meno incisivo del solito.
Diversi i voti riservati a Sarri: dal 6 della Gazzetta dello Sport fino al 7 assegnato da Corriere dello Sport e Il Messaggero, a testimonianza di una Lazio ben organizzata ma punita da un episodio. Un pareggio che lascia l’amaro in bocca, ma anche la consapevolezza di una squadra viva, chiamata a ripartire con determinazione nel nuovo anno.