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Lazio, ci sarà una vittoria tra le mura amiche? Ecco l’opinione di Rambaudi sulla questione
Lazio, Rambaudi su Verona e mentalità: «Serve l’atteggiamento giusto fin dal primo minuto»
Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Roberto Rambaudi ha offerto un’analisi lucida e diretta sulla situazione attuale della Lazio, concentrandosi in particolare sulla sfida imminente contro il Verona e sull’aspetto mentale che, a suo dire, rappresenta la vera chiave per cambiare rotta. Secondo l’ex biancoceleste, più che intervenire sulla formazione, è fondamentale modificare l’approccio mentale della squadra.
Il ruolo chiave di Vecino e la gestione del centrocampo
Per Rambaudi, il recupero di Matías Vecino rappresenta un elemento fondamentale per la Lazio. «Avere un giocatore d’esperienza come Vecino è importantissimo, sia per l’equilibrio che porta in campo, sia per l’atteggiamento positivo che trasmette ai compagni», ha spiegato. In vista della sfida contro il Verona, l’ex esterno suggerisce di puntare proprio sull’uruguaiano sin dall’inizio: «Se sta bene, lo metterei subito in campo. Magari poi inserirei Dele-Bashiru a gara in corso. Servono calciatori di riferimento, specie nei momenti delicati della partita.»
Rambaudi sottolinea anche le qualità offensive di Vecino: «Ha un buon stacco di testa e può essere pericoloso sui calci piazzati. Se resta in salute, mi aspetto da lui almeno 4-5 gol su situazioni da fermo durante la stagione.»
Lazio-Verona: mentalità prima della formazione
Alla domanda su possibili cambiamenti nell’undici titolare, Rambaudi risponde in modo netto: «Più che cambiare i giocatori, bisogna cambiare mentalità. Serve intensità e concentrazione fin dal primo minuto.» Detto questo, si aspetta comunque qualche modifica: «Sarri potrebbe alternare Lazzari e Marusic, magari vedere Rovella in cabina di regia davanti alla difesa. Dele-Bashiru potrebbe partire dalla panchina.»
Per quanto riguarda il reparto offensivo, secondo Rambaudi la linea dovrebbe restare invariata, anche se non esclude una possibile sorpresa: «Magari Pedro dal 1′, ma ci credo poco.»
Infine, una considerazione su Cataldi e Rovella: «Se Vecino non è disponibile, potrebbero alternarsi, anche se offrono meno profondità. A quel punto, serve che Zaccagni accorci verso il centro per creare superiorità. Guendouzi, invece, potrebbe avere maggiore libertà d’inserimento, mentre le mezzali devono essere pronte a chiudere le linee in fase di non possesso.»