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Lazio, il dato che preoccupa Sarri: non succedeva dal 2006

Lazio, il dato che preoccupa Sarri: non succedeva dal 2006. I biancocelesti hanno un grosso problema a centrocampo
Per competere ad alti livelli e centrare l’obiettivo Europa, la Lazio di Maurizio Sarri sa di dover risolvere il suo problema più grande, un’eredità pesante della passata stagione: la sterilità offensiva del suo centrocampo. In un calcio dove l’apporto realizzativo della mediana è fondamentale per supportare l’attacco, i numeri dei biancocelesti sono stati impietosi e rappresentano il vero freno che ha rallentato la corsa del club. Come evidenziato da un’analisi de Il Messaggero, nella stagione 2024/2025, con appena 6 reti prodotte dal reparto, solo i centrocampisti di Monza e Lecce hanno fatto peggio in tutta la Serie A.
Un dato allarmante, che proietta ombre lunghe sulla costruzione della manovra e sulla capacità di inserimento dei suoi interpreti. Per ritrovare una linea mediana così poco prolifica nella storia recente della Lazio, bisogna compiere un salto indietro di quasi vent’anni, fino alla stagione 2005/2006, quando il reparto era composto da giocatori di rottura e regia come Liverani, Cesar, Mudingayi e Behrami. Un paragone che certifica la natura del problema e l’urgenza di un’inversione di tendenza.
Il compito di Sarri sarà dunque quello di riaccendere i suoi motori. L’investimento estivo su Fisayo Dele-Bashiru è stato fatto proprio in quest’ottica: il nigeriano, nelle intenzioni del tecnico, dovrà essere il grimaldello per scardinare le difese avversarie con la sua dinamicità e i suoi inserimenti. Ma non potrà essere l’unico a portare questo peso. L’allenatore dovrà stimolare anche gli altri componenti della rosa. Mattéo Guendouzi, finora autore di sole 3 reti in maglia biancoceleste, è chiamato a un deciso cambio di passo in zona gol. Le speranze sono riposte anche nell’esperienza di Matías Vecino, che in carriera ha dimostrato di avere un discreto fiuto per il gol (29 reti in 12 anni di Serie A), e nella capacità balistica di Danilo Cataldi (11 gol). Tirar fuori il potenziale offensivo nascosto nel suo centrocampo non è solo un’opzione per Sarri, ma una necessità assoluta per riportare la Lazio nelle posizioni che le competono.