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Lazio, 98 anni fa la nascita di Bob Lovati
Lazio, 98 anni fa la nascita di Bob Lovati. Sarebbe stato il compleanno dello storico ex portiere biancoceleste
Una figura scolpita nella leggenda, un nome che evoca l’essenza stessa dell’essere laziale. Oggi, 98 anni fa, a Cusano Milanino nasceva Roberto “Bob” Lovati, un uomo la cui vita si è intrecciata indissolubilmente con i colori biancocelesti, diventando uno dei pilastri della storia del club. La sua carriera, iniziata come portiere nelle file del Gerli, lo vide transitare con successo da Pisa e Monza prima dell’approdo che gli cambiò la vita.
Fu nella stagione 1954/55 che il suo destino si legò a quello della Lazio. Dopo una parentesi formativa in prestito al Torino, Lovati tornò nella Capitale per ergersi a protagonista di un momento epocale. Nel 1958, entrò negli annali del club come il primo capitano nella storia della Lazio ad alzare al cielo un trofeo ufficiale: la Coppa Italia. Quel trionfo, conquistato con i suoi guantoni a difendere la porta, fu la prima, iconica gemma di una competizione che sarebbe diventata un simbolo per la società.
Ma definire Lovati solo un portiere sarebbe riduttivo. La sua dedizione alla causa biancoceleste lo trasformò in una figura poliedrica e insostituibile. Una volta appesi i guanti al chiodo, la sua passione lo portò a servire la Lazio in ogni veste possibile: fu allenatore, prima in seconda e poi della prima squadra, dirigente illuminato, Direttore Sportivo e acuto osservatore. Ha ricoperto ogni incarico con la stessa umiltà e lo stesso amore per la maglia, quella con l’Aquila sul petto che non ha mai smesso di onorare.
Bob Lovati non è stato solo un tesserato, ma l’incarnazione più pura di quel sentimento di appartenenza e di quei valori tradizionali riassunti in un’unica, potente parola: lazialità. Un’eredità immortale che continua a ispirare generazioni di tifosi e a rappresentare il cuore pulsante della Prima Squadra della Capitale.