Deepfake: quando le leggende del calcio diventano strumenti di truffa - Lazio News 24
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Deepfake: quando le leggende del calcio diventano strumenti di truffa

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Nel settembre 2024, un video manipolato ha utilizzato l’immagine del fenomenale calciatore brasiliano Ronaldo Nazário da Lima per promuovere un’app di gioco d’azzardo chiamata Plinco. Il video, che ha attirato circa 600.000 visualizzazioni su Facebook, utilizzava l’immagine del Fenomeno per convincere gli utenti a scaricare un’applicazione che, in realtà, reindirizzava a un gioco diverso, Bubble Shooter. 

A seguito delle segnalazioni, Meta ha rimosso il contenuto, riconoscendo la violazione delle sue politiche contro le frodi e le pratiche ingannevoli.​

Lo stesso meccanismo truffaldino ha colpito anche in Italia, sfruttando il deepfake per imitare dei noti youtuber. Ecco perché bisogna conoscere questo allarmante fenomeno per non ritrovarsi fra le vittime.

Siti streaming fake: il pericolo si nasconde dietro un clic

Durante gli Europei di calcio del 2024, le truffe legate allo streaming illegale hanno raggiunto picchi mai visti finora. Un’indagine ha rivelato che un network di siti pirata ha attirato circa 1,3 milioni di spettatori abusivi, sfruttando la risonanza mediatica dell’evento per raggiungere una platea ancora più vasta.

All’estero, il fenomeno ha una portata capillare, dato che i link alle piattaforme fake hanno colpito anche la trasmissione in streaming di partite di football americano collegiale. Questi link vengono spesso condivisi nella sezione commenti di vari social media, promettono accesso gratuito a questi eventi sportivi in streaming. Nella realtà, portano gli utenti ignari a siti che imitano piattaforme affidabili per chiedere informazioni personali e dettagli della carta di credito, mettendo a rischio la loro sicurezza.​

Deepfake e politica italiana

Nel nostro Paese, così come avvenuto anche all’estero, il deepfake ha preso di mira anche figure politiche di rilievo, alimentando un’ondata di truffe e disinformazione online. Nel 2024, video manipolati che utilizzavano in modo illecito figure istituzionali, come il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono stati utilizzati per promuovere false piattaforme di investimento, promettendo guadagni irrealistici. 

Fortunatamente, la Consob ha bloccato sei pubblicità e quattro siti che sfruttavano queste immagini per ingannare gli utenti, grazie ai nuovi poteri conferiti dalla legge sui mercati dei capitali.​

Anche giornalisti famosi come Giovanna Botteri e Fabio Fazio sono stati (loro malgrado) vittima di attacchi deepfake che utilizzavano la loro immagine e credibilità presso il grande pubblico per sponsorizzare schermi Ponzi tramite interviste fake. Questi episodi non arrecano solo danno diretto ai malcapitati ma minano la fiducia pubblica, facendoci capire quanto sia urgente implementare regolamentazioni più stringenti per contrastare l’uso improprio dell’intelligenza artificiale, che può alimentare disinformazione e propaganda oltre alle frodi finanziarie.​

AGCOM e la qualità delle immagini in streaming: il caso DAZN

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha recentemente preso dei provvedimenti ufficiali per garantire la qualità delle immagini trasmesse in streaming agli utenti italiani, in particolare nel caso di DAZN. Con la delibera n. 334/21/CONS del 10 ottobre 2021, AGCOM ha avviato un procedimento per definire parametri di qualità per la fruizione dei servizi di diffusione in live streaming delle partite di campionato di calcio. Questo procedimento si è concluso con la delibera n. 17/22/CONS del 20 gennaio 2022, che ha imposto a DAZN di adeguarsi entro tre mesi agli standard definiti.

Questo dimostra in modo evidente quanto sia importante affidarsi esclusivamente a piattaforme sicure e autorizzate. Le misure adottate dagli organismi pubblici prevedono l’introduzione di indicatori di qualità del servizio proposto agli utenti delle piattaforme di live video streaming e dei relativi indennizzi. In particolare, sono stati definiti parametri oggettivi, soglie e criteri per calcolare indennizzi e risarcimenti da corrispondere agli utenti in caso di disservizi nella fruizione dei contenuti.

Consigli pratici per proteggersi online

Per evitare questi raggiri, possiamo adottare alcune precauzioni:

  • VPN affidabile: una rete privata virtuale (online VPN) protegge la connessione a internet, cifrando i dati e nascondendo l’indirizzo IP, complicando la vita ai truffatori che vogliono accedere alle tue informazioni personali.​
  • Controlla i link: non cliccare su link sospetti, soprattutto se li hai trovati su fonti non ufficiali.​
  • Controlla le fonti ufficiali: se vuoi vedere eventi sportivi in streaming in HD, dovresti affidarti esclusivamente a piattaforme riconosciute e autorizzate.​
  • Massima cautela davanti a offerte troppo allettanti: diffida di promesse di guadagni facili o offerte troppo vantaggiose, soprattutto se provengono da fonti dubbie.​

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