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Lazio, Raspadori missione possibile per l’attacco biancoceleste? Spunta fuori una nuova indiscrezione

Lazio, distanza tra Sarri e dirigenza: Raspadori e Loftus-Cheek restano sogni difficili
In casa Lazio il tema mercato continua a essere centrale e, allo stesso tempo, fonte di tensioni interne. Le distanze tra Maurizio Sarri, il presidente Claudio Lotito e il direttore sportivo Fabiani esistono e sono tutt’altro che marginali. Il tecnico toscano ha una visione chiara: servono giocatori di qualità, pronti all’uso, elementi già formati da inserire subito negli ingranaggi della squadra. La dirigenza della Lazio, invece, è orientata verso una linea più prudente, con maggiore attenzione ai giovani e ai profili da valorizzare nel tempo.
Questo diverso approccio emerge in modo evidente analizzando due nomi che piacciono molto a Sarri: Giacomo Raspadori e Ruben Loftus-Cheek. Entrambi rappresentano, dal punto di vista tecnico, profili ideali per alzare il livello della Lazio. Tuttavia, trasformare l’interesse in una trattativa concreta appare estremamente complicato.
Come sottolineato dal Corriere dello Sport, Raspadori e Loftus-Cheek sono operazioni considerate fuori portata per i parametri economici del club biancoceleste. Il nodo principale riguarda ingaggi e costi complessivi. I due calciatori percepiscono stipendi intorno ai 3,8 milioni di euro a stagione, cifre difficilmente sostenibili per la Lazio nell’attuale contesto finanziario.
Anche l’ipotesi del prestito non semplifica la situazione. Con un mercato impostato sul saldo zero, ogni operazione in entrata deve essere compensata da una cessione equivalente, sia in termini di cartellino sia di ingaggio. Inserire in rosa giocatori con stipendi così elevati richiederebbe uscite pesanti, che al momento non sembrano semplici da concretizzare.
Il rischio, dunque, è quello di un confronto sempre più acceso tra Sarri e la dirigenza della Lazio. Il tecnico è stato molto chiaro nelle sue richieste e si aspetta rinforzi funzionali e immediati, mentre il club continua a muoversi con cautela. Il mercato estivo e quello invernale saranno decisivi per capire se le parti riusciranno a trovare un punto d’incontro o se le divergenze diventeranno un problema strutturale per il futuro della Lazio.