2015
Alla scoperta del “Lazio club Luigi Bigiarelli” di Bruxelles. Un membro: “Tifiamo per la polisportiva più importante, portatrice di grandi valori etici” – FOTO
La passione per la Lazio non ha limiti, solo chi è dentro questo ambiente può capire cosa si intende. Ciò vale per chi vive la realtà capitolina ogni giorno, ma anche per chi, lontano da Roma, fa della Lazio uno stile di vita. Gazzettaworld è andata in Belgio a trovare i ragazzi del “Lazio Club di Bruxelles Luigi Bigiarelli”, per dar voce alle loro sensazione dopo la sconfitta nel derby. Il fan club prende il nome da Luigi Bigiarelli (principale fondatore della Lazio), nato a Roma nel 1875 e morto nel 1908 proprio nella città fiamminga. Il membro Gabriele Salaparuta ha spiegato, a nome di tutto il gruppo, cosa significa tifare per l’Aquila: “Bigiarelli rappresentava, e lo fa ancora, la polisportiva più importante e più forte, portatrice di grandi valori etici. E’ la figura chiave per noi e la nostra passione. Abbiamo molti collegamenti con la Curva Nord e altri fan club Lazio in tutto il mondo. Inoltre viviamo una forte relazione con Lazio fans Belgio, guardano le partite con noi. Siamo in contatto con tifosi presenti a New York e miriamo ad allargarci verso altre città. Guardare le partite insieme e avere un posto dove condividere la nostra passione è l’aspetto che più ci gratifica”. Il club di Bruxelles inoltre può anche sul sostengo della leggenda biancoceleste Pino Wilson come uno dei loro sostenitori, fonte di orgoglio per i suoi membri: “Siamo onorati di dire che Wilson è un amico del club e siamo regolarmente in contatto con lui. E’ un’icona per tutti noi, visto era il capitano quando abbiamo vinto il primo storico scudetto”. La notizia della curva Nord di disertare gli spalti per protesta in occasione del derby è stata appresa con dispiangere anche in Belgio, ma i membri del club appoggiano il movimento degli ultras romani: “Riteniamo che i tifosi dovrebbero essere al centro di tutto nel calcio, così come in tutti gli altri sport. Invece, non è più cosi. La serie A prende in considerazione solo l’aspetto economico, il ricavo dai diritti Tv. Per i presidenti delle società la passione del popolo è di secondaria importanza. Siamo contro la violenza, ma ci dispiace vedere la Curva Nord vuota. Siamo fermamente convinti che ci sono altri modi per esprimere se stessi contro questo malessere. Tuttavia rispettiamo pienamente la decisione presa da coloro che fanno sacrifici per sostenere Lazio“.