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2015

Dalla Francia critiche alla divisa europea della Lazio: “Maglia da Terzo Reich”. E arriva la risposta della società…

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AGGIORNAMENTO ORE 17:25 – Non si fa attendere la risposta della Lazio che arriva attraverso il responsabile marketing biancoceleste, Marco Canigiani: “Resto basito nel leggere ciò che ha scritto Le Monde – ha dichiarato a Repubblica.it -. Utilizzare il colore nero era l’unico modo che avevamo per impiegare anche in Europa la maglia bandiera, perché la norma Uefa ci permetteva di realizzare un disegno del genere solo con la formula tono su tono. Avremmo giocato volentieri con la maglia con l’aquila stilizzata dell’anno scorso in campionato, ma non era possibile in quanto a livello europeo viene considerato logo e avrebbe sforato le misure standard consentite. Tra l’altro, tra i vari precedenti c’è anche quello del Paris Saint-Germain di qualche anno fa, cui è stata bocciata una maglia in cui si vedeva in modo troppo evidente la Tour Eiffel. Ripeto, l’unica possibilità che avevamo era la formula tono su tono, oltretutto con una differenza di gradazione dei colori molto bassa. Abbiamo fatto molte prove nel corso degli ultimi tre mesi, fino a quando la Uefa non ci ha dato l’ok definitivo. Il colore doveva essere necessariamente scuro, in quanto la prima maglia è celeste e la seconda bianca. Non è che avessimo molte alternative”.

Nella passata stagione, culminata con la conquista del terzo posto, l’euforia del popolo laziale era stata aumentata ancora di più dal ritorno dell’aquila stilizzata e dalla conseguente uscita della maglia bandiera. Oggi il sogno Champions è svanito, e con esso un po’ di entusiasmo, ma il simbolo della Lazio del -9 è ancora ben presente sulle divise biancocelesti, non più sulla prima maglia, bensì sulla divisa da trasferta e su quella che la Lazio utilizzerà in Europa League.

 

Proprio rispetto alla divisa che Lazio e Macron hanno svelato nei giorni scorsi con l’avvicinarsi del debutto contro il Dnipro, qualcuno ha avuto da ridire: dalla Francia, il portale online del quotidiano Le Monde (QUI LINK AL PEZZO ORIGINALE), ha dedicato un intero articolo al presunto look fascista della maglia laziale. “Una maglia – secondo il quotidiano francese – che potrebbe spingere a tornare a giocare persino Paolo Di Canio (ritiratosi a fine 2008 ndr)”.

Facile cogliere l’allusione del quotidiano francese, che citando poi una serie di episodi che hanno riguardato solo una parte (è sempre bene ribadirlo) del tifo laziale non esita a definire la maglia europea della Lazio una ‘camicia nera’.

 

Il look total black con aquila stilizzata, proprio non è piaciuto ai transalpini, che hanno persino citato un tweet in cui si definisce la divisa laziale una “maglia da Terzo Reich”. Per far ricredere gli ‘ironici’ cugini francesi alla squadra di Pioli e ai suoi tifosi non resta che zittire tutti dando il massimo in campo e sugli spalti, in modo che di quella maglia si parli soltanto perché indossata da una squadra di successo.

 

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