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Lazio, Piscedda: «L’espulsione di Gila errore di nervosismo. Su Nuno Tavares voglio dire una cosa»

Lazio, Piscedda commenta il pari contro il Bologna: analisi tra difesa e attacco. L’ex difensore commenta la prestazione dei biancocelesti.
Massimo Piscedda, ex difensore della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radio Laziale per commentare il pareggio per 1-1 contro il Bologna, soffermandosi sulla prestazione complessiva della squadra, sui singoli e sulle prospettive future del club biancoceleste.
Secondo Piscedda, la Lazio ha offerto una buona prova, dimostrando umiltà e organizzazione, pur con qualche lacuna ancora presente. «Ho visto una bella partita, fatta di buone giocate da entrambe le parti – ha spiegato l’ex difensore – La Lazio ha giocato bene, anche se alcuni giocatori sono ancora in ritardo di condizione. Mancano soluzioni in attacco: ci si affida molto alle giocate degli esterni. Il rosso di Gila? È stato un errore di nervosismo, il fallo era punibile e l’espulsione se l’è cercata. L’arbitraggio è stato comunque sereno».
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Sul fronte della classifica, Piscedda ha sottolineato l’importanza dei prossimi incontri per la Lazio: «Per confermare il miglioramento deve vincere le partite più abbordabili. Deve ribaltare la classifica che la vede dietro Cremonese e Sassuolo: è nelle sue corde. Sta migliorando, ma serve concretezza».
Particolare attenzione è stata rivolta a Nuno Tavares, che secondo Piscedda mostra buone qualità offensive ma qualche limite in fase difensiva: «Per me è sufficiente. È ingenuo dietro, ma molto utile quando spinge. Servirebbe un raddoppio di un centrocampista o di un difensore centrale. Non ha le caratteristiche di un difensore puro, ma in attacco la Lazio era pericolosa anche grazie alla sua spinta».
Piscedda ha poi analizzato la prestazione dei giovani in attacco. Su Isaksen: «Poco cattivo sotto porta? Ci ha provato e ha sbagliato. Con più freddezza avrebbe segnato di più. Cancellieri? Giocatori differenti: Isaksen più tecnico nello stretto, Cancellieri più incisivo in campo aperto. Si equivalgono, cambia solo lo stile di gioco».
Infine, il commento su Noslin e l’attacco della Lazio: «Noslin non si può paragonare agli altri perché ha giocato solo spezzoni di partita. Castellanos non era al 100%, e tra i tre preferisco Dia per l’equilibrio. Noslin può dare il massimo per 15-20 minuti, ma dall’inizio avrei messo Dia se Castellanos non fosse stato disponibile».
In sintesi, Piscedda vede una Lazio in crescita, con margini di miglioramento soprattutto nella gestione offensiva e nella continuità dei singoli. La squadra ha qualità, ma serve maggiore concretezza per scalare la classifica e raggiungere i propri obiettivi stagionali.