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Zaccagni Lazio, il capitano biancoceleste si è ripreso la squadra. Contro il Cagliari una prestazione importante. E sul futuro…

Zaccagni Lazio: il capitano biancoceleste torna al gol e guida la rinascita. Il numero 10 non ha intenzione di abbassare il livello delle prestazioni.
Un gol pesantissimo, una vittoria fondamentale e un segnale forte di leadership. Mattia Zaccagni è tornato a prendersi la Lazio, trascinando la squadra nel successo contro il Cagliari e mostrando, ancora una volta, di essere il vero punto di riferimento del gruppo. Il suo sigillo nel finale ha chiuso la partita, regalando tre punti d’oro ai biancocelesti e interrompendo un digiuno che durava da più di un mese.
L’obiettivo di Zaccagni è chiaro: tornare protagonista, sia per la squadra sia per sé stesso. Dopo settimane difficili, il numero 20 biancoceleste ha parlato da leader, dichiarando di essere pronto a tutto pur di aiutare i compagni: anche a giocare terzino, se necessario. In una stagione segnata dalle difficoltà estive, dal blocco del mercato e da un avvio altalenante, Zaccagni ha scelto di sposare completamente la causa di Maurizio Sarri, trasformando la fascia da capitano in un simbolo di responsabilità e appartenenza.
Il gol contro il Cagliari, come precisato da Lalaziosiamonoi, è anche un segnale di risveglio personale. Zaccagni era a secco dal 3-0 contro il Genoa e vuole tornare a viaggiare verso la doppia cifra, traguardo già raggiunto la scorsa stagione con dieci gol complessivi. Ora è a quota tre, ma il suo ruolo centrale nel progetto tecnico della Lazio lascia intendere che le occasioni non mancheranno. Senza le coppe europee, il calendario più leggero potrebbe aiutarlo a mantenere la condizione, e qualche rigore in più potrebbe incrementare il suo bottino.
La Lazio di Zaccagni è una squadra nuova, ancora in cerca di identità, ma il talento veronese ha assunto su di sé il peso della maglia numero 10 e la responsabilità di guidare lo spogliatoio. Contro il Cagliari, davanti a quasi 40.000 tifosi all’Olimpico, ha offerto una prestazione da trascinatore: dribbling, coraggio e una mentalità vincente che ha infiammato il pubblico.
Certo, qualche atteggiamento da limare c’è ancora — come i gesti impulsivi dopo gli errori di Tavares e Isaksen — ma la crescita di Zaccagni alla Lazio è evidente. A 30 anni si trova nel momento decisivo della carriera, pronto per compiere lo step che può trasformarlo nel simbolo di una squadra in ricostruzione.
Mai come ora, la Lazio ha bisogno di Zaccagni. E lui sembra finalmente pronto a rispondere presente.