Bruxelles, attentati in aeroporto e in metrò: almeno 31 morti. Caccia all'uomo col capello - FOTO - Lazio News 24
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Bruxelles, attentati in aeroporto e in metrò: almeno 31 morti. Caccia all’uomo col capello – FOTO

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AGGIORNAMENTO ORE 21:52 – Continua a salire il bilancio ufficiale delle vittime degli attacchi a Bruxelles. Secondo gli ultimi dati forniti dal ministro della Sanità belga, Maggie De Block, i morti sono 31 mentre il numero dei feriti è di almeno 250 persone. Lo riportano i media. Delle vittime – secondo gli stessi dati – 20 sono quelle rimaste uccise nell’attentato alla stazione della metro mentre altre 11 hanno perso la vita all’aeroporto.

AGGIORNAMENTO ORE 19:15 – La polizia belga ha diffuso una foto dei tre presunti attentatori all’aeroporto di Zaventem a Bruxelles. Due sono vestiti in abiti scuri e secondo gli inquirenti si sono fatti esplodere, mentre il terzo, con una giacca chiara e un cappello, non sarebbe un kamikaze ed è tuttora ricercato. Due indossano un solo guanto alla mano sinistra: sarebbe servito per nascondere i detonatori degli ordigni. Appello della polizia per identificare l’altro uomo.

AGGIORNAMENTO ORE 14:04 – Sale a 34 morti il bilancio degli attentati a Bruxelles: lo riferisce l’emittente belga Vrt. Ci sono state quindi almeno 20 vittime in metropolitana mentre 14 nello scalo. I feriti invece sarebbero 136 e non è escluso che ci possano essere anche degli italiani coinvolti. Un ordigno inesploso all’interno di un giubbotto appartenente a un terzo terrorista è stato trovato all’aeroporto di Bruxelles: lo riferisce l’emittente Vtm, precisando che gli artificieri hanno fatto brillare l’ordigno. Cancellati i voli per la capitale belga da tutti gli aeroporti italiani, massima allerta allo scalo di Fiumicino. Soprattutto al Terminal 5, dove partano voli diritti negli Stati Uniti.

AGGIORNAMENTO ORE 13:33 – Anche la S.S. Lazio attraverso il suo profilo ufficiale di twitter esprime il proprio cordoglio alla famiglie delle vittime degli attenti a Bruxelles.

AGGIORNAMENTO ORE 12:00 – Il primo ministro belga Charles Michel, conferma: “I morti nell’attentato alla metro sono 15, mentre sono 13 quelli in aereoporto. 35 i feriti totali dei due attentati.”

AGGIORNAMENTO ORE 10:24 – Dopo le due esplosioni avvenute nelle fermate metro di Schuman e Maalbeck, dovrebbero essere circa 10 le persone che hanno perso la vita. L’attentato è stato eseguito in quella zona per colpire la sede dell’Unione Europea, molto vicina alle due fermate.

BRUXELLES –  Bruxelles, il cuore dell’Europa, è sotto assedio, a tre giorni dall’arresto di Salah Abdeslam, il principale ricercato per gli attentati di Parigi del 13 novembre. Prima due esplosioni all’aeroporto di Bruxelles Zaventem. Poco un’altra deflagrazione in centro, alla fermata di Metro Malebeek, vicino alle istituzioni europee. La procura belga aveva lanciato l’allarme per nuovi attentati.

Due esplosionia Zaventem. Le deflagrazioni hanno colpito alle 8 lo scalo internazionale: secondo un primo bilancio dei media ci sarebbero 11 morti e 25 feriti. La polizia, che parla di una sola vittima, ha evacuato lo scalo ed interrotto i collegamenti ferroviari, per ora non si conoscono le cause delle deflagrazioni. Dalle immagini si vede il fumo che esce dall’edificio. Le esplosioni sono avvenute nella hall delle partenze, accanto al banco della American airlines. Saltati tutti i vetri della struttura. Le immagini mostrano la sala completamente devastata. Fonti governative parlano di un attentato. Prima delle due esplosioni si sarebbero sentiti urli in arabo e spari. Lo afferma l’agenzia di stampa Belga.

Colpita la stazione Metro. Erano le 9,15 quando si è sentita un’esplosione nella stazione di metropolitana Maelbeek a due passi dalle istituzioni europee. Alcuni testimoni avrebbero visto persone insanguinate.Testimoni parlano di un’altra esplosione Schuman, sempre vicino alle istituzioni della Ue. Tutte le stazioni della Metro sono state chiuse ed è stata evacuata la stazione centrale.

Il livello d’allerta. Il livello d’allerta in Belgio è stato elevato a livello 4 – il massimo – in tutto il paese. “C’è stata una forte esplosione. Il piano di emergenza è stato attivato”, ha detto Rudi Vervoort, presidente della regione Bruxelles-Capitale. Le autorità belghe hanno lanciato il piano catastrofi provinciale.

Le testimonianze. “Ero nella hall delle partenze, al Gate 10 quando ho sentito la prima esplosione, verso le 7 e 45. Molte persone si sono messe a correre verso l’uscita. Poi c’è stata una seconda esplosione fra il gate 8 e il 9. Dei pezzi del soffitto sono caduti. E’ scoppiato il panico. Ho visto feriti, ma non gravi”, ha detto Marie-Odile, una testimone al giornale La Libre Belgique. “Ero in coda per la registrazione e ho sentito un’esplosione. Ho visto il fumo, ho visto gente correre in preda al panico verso l’uscita. C’è stata una seconda esplosione molto più vicina a me”, ha detto un testimone a Bel Rtl. “Tutti hanno lasciato l’aeroporto in preda al panico, la maggior parte delle persone hanno lasciato il loro bagaglio. Le auto sono state evacuate”, ha riferito la fonte citata da Derniere heure. Numerosi agenti di polizia e ambulanze si sono recati sul posto. Lo scalo è stato chiuso, non ci sono né voli che arrivano né in partenza.

Bombe inesplose. Un testimone riferisce alla stessa emittente di avere visto diversi feriti e persone svenute sul marciapiede dell’ingresso della hall delle partenze, davanti all’hotel Sheraton. Sui media locali si vedono immagini che mostrano una colonna di fumo che proviene dall’aeroporto. Altre bombe sarebbero state ritrovate. Lo riferisce Vtm, citando fonti dei vigili del fuoco.

Salvini: “Stavo per partire”. “Sto rientrando in questo momento nei miei uffici a Bruxelles, la polizia mi ha bloccato a poca distanza dall’aeroporto, dove a minuti avrei preso un aereo per l’Italia”, ha detto Matteo Salvini, segretario della Lega Nord. Raggiunto al telefono, Salvini ha spiegato “stavo andando proprio alla sala partenze dell’aeroporto di Bruxelles per tornare in Italia quando sono stato bloccato e rimandato indietro dalla polizia. Qui intorno c’è un grande caos”.

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