Signori: «Lazio limitata ma può arrivare tra le prime 4. Un mio ritorno a Formello? Posso dirvi che...»
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Signori: «Lazio limitata ma può arrivare tra le prime 4. Un mio ritorno a Formello? Posso dirvi che…»

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Signori: «Lazio limitata ma può arrivare tra le prime 4. Un mio ritorno a Formello? Posso dirvi che…». Parla l’ex attaccante biancoceleste

Una voce che a Roma, sponda biancoceleste, non sarà mai come le altre. Giuseppe Signori, indimenticato bomber e capitano della Lazio, è tornato a parlare del suo grande amore, analizzando il momento delicato della squadra di Maurizio Sarri ai microfoni di Radio Sei. Le sue parole, come sempre schiette e cariche di affetto, offrono una prospettiva lucida sulla situazione attuale, senza nascondere le difficoltà ma, al tempo stesso, infondendo una dose di fiducia per il futuro.

L’ex attaccante parte da una constatazione oggettiva delle problematiche che stanno frenando la squadra in questo avvio di stagione, invitando l’ambiente a rimanere compatto in attesa di poter intervenire sul mercato. «La Lazio con tutte le problematiche che ci sono è limitata: dobbiamo stringere i denti finché possibile e fare qualche correzione a gennaio. I giocatori sono quelli e quello che hanno fatto l’anno scorso lo son capaci di fare. Siamo all’inizio e quindi c’è ancora qualcosa da rodare, ma resta una squadra di qualità medio-alta. Con qualche innesto può lottare per le prime quattro posizioni». Signori non perde la speranza e ribadisce la sua fiducia in un gruppo che ha già dimostrato il proprio valore, indicando nel mercato di riparazione il momento chiave per aggiungere i tasselli mancanti e puntare con decisione alla zona Champions. A chi sogna un suo ritorno operativo a Formello, risponde con un appuntamento cerchiato in rosso sul calendario: «Un mio ritorno a Formello? Dopo 14 anni tornerò all’Olimpico in una partita importante il prossimo mese».

Oggi la vita di “Beppe-gol” è cambiata, ma il calcio resta il centro del suo mondo, seppur vissuto da una prospettiva diversa. «Adesso c’è una vita diversa. Oggi cerco di insegnare ai bambini con una mia academy, mi diverto e credo che siano le cose fondamentali che mancano nel calcio di oggi nei settori giovanili: far divertire i figli e fargli assaporare i valori dell’oratorio. Sono più per un insegnamento tecnico, piuttosto che tattico o fisico». Una filosofia che mette al centro il divertimento e la tecnica, un ritorno alle origini del gioco. E su un possibile, futuro, ruolo dirigenziale nella sua Lazio, Signori usa una metafora tanto romantica quanto efficace per descrivere lo stato attuale delle cose: «Un connubio con la Lazio? Il matrimonio si fa in due, per ora non siamo neanche fidanzati». Un messaggio chiaro: la porta non è chiusa, ma il primo passo non spetta a lui.

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