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Sarri Lazio, quante scommesse ancora da vincere! Tra delusioni e infortuni, c’è anche qualche segnale incoraggiante da giocatori che non hanno ancora brillato
Sarri Lazio, Lotito e Fabiani hanno puntato sul tecnico toscano per rilanciare i vecchi acquisti, ma il bilancio dopo sette giornate resta deludente
Quando Claudio Lotito e Angelo Fabiani hanno deciso di confermare Maurizio Sarri sulla panchina della Lazio, l’obiettivo era chiaro: rilanciare gli acquisti del 2024, giocatori dal talento inespresso o frenati da infortuni e scarsa continuità. Lo stesso tecnico li aveva definiti “libri ancora da scrivere”, pronti per essere plasmati nel suo sistema di gioco. Ma, come evidenziato dal Corriere dello Sport, dopo le prime sette giornate di campionato, la realtà racconta tutt’altra storia.
Sarri aveva scelto di ripartire da quei volti nuovi, testandoli durante il ritiro e cercando di restituire loro fiducia. Tuttavia, tra infortuni e scelte tecniche, pochi sono riusciti a lasciare il segno. Dele-Bashiru, che aveva iniziato con qualche buona apparizione, è stato frenato da un infortunio: il suo rientro è previsto per fine mese, se i tempi di recupero verranno rispettati. Discorso simile per Noslin, che ha collezionato appena 20 minuti in due presenze, mostrando solo qualche lampo nel finale contro il Torino.
Isaksen, Tavares e Belahyane: potenziali frenati dalle circostanze
Tra i giocatori più attesi, Gustav Isaksen resta un caso particolare. Dopo una stagione di adattamento difficile, Sarri aveva deciso di puntarci di nuovo, trovandolo più maturo e consapevole. Ma la mononucleosi ne ha bloccato la crescita, limitandolo a 101 minuti complessivi. Ora, con lo stop di Cancellieri, potrebbe tornare utile, ma dovrà dimostrare di meritare fiducia.
Situazione complessa anche per Nuno Tavares e Belahyane, due scommesse ancora aperte. Il terzino portoghese fatica ad assimilare i principi tattici di Sarri, che non è ancora riuscito a “sarrizzarlo” completamente, soprattutto nella fase difensiva. Belahyane, arrivato come regista, è stato arretrato a mezzala per lasciare spazio a Cataldi come vice Rovella. Le sue prestazioni sono state altalenanti: buono l’approccio contro il Sassuolo, ma il rosso nel derby lo ha riportato ai margini.
Chi sale e chi resta indietro
Nel frattempo, Sarri ha richiamato in causa Basic in piena emergenza, ammettendo che la squadra “vera” è ancora in costruzione e composta, per ora, da 6-7 elementi affidabili. Chi ha invece convinto pienamente è Provstgaard, arrivato a febbraio e subito entrato nelle grazie del tecnico grazie alla sua affidabilità tattica e alla duttilità in difesa.
Il progetto di Sarri, quindi, resta in fase di sviluppo. Il tecnico dovrà capire chi potrà far parte del nucleo stabile da cui ripartire, ma come lui stesso ha ammesso, «a fine stagione potrebbero essere anche meno di sette». Un messaggio chiaro alla dirigenza: la Lazio deve ancora trovare la sua identità tecnica e, soprattutto, umana.
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