Nanni e lo scudetto del ’74: “La nostra forza era la determinazione. Il calcio di oggi è poco serio, per esempio Balotelli non lo prenderei mai”

La trasmissione “I laziali sono qua” di Elleradio ha contattato in esclusiva Franco Nanni, centrocampista della Lazio scudettata del 1974.

Franco Nanni, un giocatore che ha sempre fatto del carattere il suo punto di forza…

“Ero un giocatore che ci metteva tanta grinta e potenza. Non mi sono mai tirato indietro e mettevo in campo tanta determinazione. Un consiglio che sento di dare anche ai giovani di oggi, perchè chi ha paura non fa la guerra…”

Ci racconti qualche retroscena della Lazio del 1973-74?

“In realtà i primi tempi della Lazio 1973-74 di Maestrelli furono difficili. I risultati non arrivarono subito. Lì fu bravo il presidente Lenzini a dare tranquillità all’ambiente. Poi pian piano dopo aver vinto una partita contro la Sampdoria, iniziammo ad avere fiducia e a
crederci“.

Qual era il vostro segreto in campo?

“La nostra forza era la fame, la determinazione che mettevamo in campo. Eravamo tutti giocatori italiani che cercavano di
emergere. Schiantavamo l’avversario non appena entravamo in campo“.

Come vedi il calcio di oggi?

“Non troppo bene. Ci vuole più serietà. Tanto per citare degli esempi, io un giocatore come Balotelli non lo prenderei mai. Un calciatore con i capelli tipo Nainggolan non lo allenerei. Bisogna trasmettere ai ragazzi i sani princìpi, non lasciargli montare la testa“.

Sappiamo che hai fondato una tua Scuola Calcio…

“Sì, è una Scuola Calcio improntata sull’etica e sul lavoro. Insegno calcio, ma anche valori. L’ho voluta chiamare “Accademia Calcio Franco Nanni” in barba a questi nomi di oggi tipo “Academy” e via scorrendo”.

Ci dai un tuo pronostico su Fiorentina-Lazio?

“La Fiorentina è una gran bella squadra. Personalmente ho un debole per Cuadrado, ma credo che la Lazio abbia le carte in regola per far bene“.