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La lotta di Matteo Materazzi contro la SLA: la famiglia lancia una raccolta fondi per una terapia sperimentale

Dramma in casa Materazzi: Matteo – fratello di Marco e figlio dell’ex tecnico della Lazio Beppe – diagonisticato con la SLA
Matteo Materazzi, 49 anni, agente FIFA, sta affrontando una battaglia contro una rara mutazione di SLA. Figlio di Beppe, ex tecnico della Lazio e fratello di Marco, ex campione del mondo, Matteo è un volto noto nel mondo del calcio anche per le sue apparizioni televisive. A dare la notizia, con un annuncio che ha scosso il mondo dello sport, è stata la moglie Maura, che ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe per sostenere i costi elevatissimi della sua malattia.
La diagnosi è arrivata a settembre 2024 e, come racconta Maura, la malattia ha avuto un’evoluzione rapidissima. “In pochi mesi Matteo… finisce in carrozzina perdendo velocemente l’uso delle gambe.” La situazione è precipitata ulteriormente: “Ad oggi nemmeno le braccia funzionano più, muove solo un pochino le mani. Purtroppo la malattia sta avanzando molto velocemente e ha da poco preso anche la parte respiratoria”. La vita della famiglia è cambiata radicalmente, e le spese per ausili e adattamenti sono diventate insostenibili. Maura sottolinea che l’ASL non sempre fornisce il supporto necessario, e uno studio di AISLA ha calcolato che un malato di SLA può arrivare a spendere circa 100.000 euro all’anno.
La speranza, come spiega la moglie, è riposta in una terapia ASO personalizzata, in fase di studio alla Columbia University. Si tratta di una terapia molto complessa, dal costo di un milione e mezzo di dollari, necessaria per creare un farmaco specifico per la rara mutazione di Matteo. La famiglia, quindi, si affida al supporto della comunità per raccogliere i fondi necessari, non solo per Matteo, ma anche per tutti coloro che condividono la sua stessa condizione. L’appello ha già ricevuto importanti adesioni e donazioni, anche da nomi noti come la famiglia di Sinisa Mihajlovic e la moglie di Simone Inzaghi, segno della grande solidarietà che si è subito mobilitata.
