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Massimo Maestrelli: «Per me Chinaglia era come un fratello maggiore»

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Oggi Giorgio Chinaglia avrebbe compiuto 70 anni. Anche Massimo Maestrelli, figlio di Tommaso, ha voluto ricordare il grande Long John.

Massimo Maestrelli, figlio dell’ex tecnico biancoceleste, è intervenuto ai microfoni diogiocopulito.it per parlare di Giorgio Chinaglia, scomparso nel 2012 e che oggi avrebbe compiuto 70 anni: «Io e mio fratello consideravamo Giorgio un altro della famiglia. Affettuoso con me lo è sempre stato, però quando veniva a casa nostra diventava ‘buono’, quasi un’altra persona rispetto a fuori. Lo ritenevo un fratello maggiore visto il rapporto che c’era. In campo Chinaglia era un trascinatore, capace di prendere per mano la squadra nei momenti difficili, ma aveva bisogno di una guida che era mio padre. L’idea della sepoltura comune è partita da una chiamata di Giancarlo Oddi a cui ho risposto che per me sarebbe stato un onore. Non sapevo se la cosa fosse possibile, ma alla fine ci siamo riusciti». Sul dopo Maestrelli e Chinaglia: «Due calciatori mi hanno ricordato Giorgio: Boksic per la ‘prepotenza’ fisica e Vieri per il carattere. Dopo mio padre ci sono stati tanti allenatori bravi, da Zoff a Eriksson, fino a Pioli che a me piaceva molto. Oggi sulla panchina c’è un laziale vero e di lungo corso come Simone Inzaghi che sta facendo veramente molto bene». 

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