Luis Alberto: «Su Keita era rigore, l'arbitro ha influito sulla gara». Poi sul futuro... - Lazio News 24
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Luis Alberto: «Su Keita era rigore, l’arbitro ha influito sulla gara». Poi sul futuro…

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Le parole di Luis Alberto dopo la partita persa dalla Lazio contro l’Inter all’Olimpico

Luis Alberto, oggi in campo dal 1′ al 67′ nella partita persa dalla Lazio contro l’Inter, ha preso parola nel dopogara analizzando la sconfitta: «L’arbitro ha influito, sull’espulsione di Keita era fallo e rigore per noi. Se l’arbitro l’avesse fischiato sarebbe stata un’altra partita, potevamo andare sul 2-2 e con l’aiuto dei tifosi penso che sarebbe cambiato tutto – le parole del centrocampista spagnolo a Lazio Style Channel Oggi la squadra era molto offensiva, i primi 30 minuti abbiamo fatto bene, un buon gioco; dopo il primo gol dell’Inter c’è stata confusione, il secondo è stato sfortuna. Non abbiamo giocato come nelle altre partite. L’Inter con Perisic o Candreva era più rapida, han fatto una bella partita. Futuro? Prima penso a giocare a Crotone e vincere per il quarto posto, dopo cercherò di convincere Inzaghi a farmi giocare di più. Un bilancio della mia stagione? I primi sei mesi non bene, non ho capito questo calcio, poi ho parlato con Tare e ho capito che qui c’è un calcio diverso dalla Spagna. Ho lavorato più sulla testa e sugli allenamenti. Adesso penso alla prossima partita e poi a giocare di più nei prossimi anni».

Lo spagnolo ha parlato anche ai giornalisti presenti in mixed zone: «Non è stata una partita positiva per noi, ora dobbiamo pensare solo al Crotone e a portare a casa i tre punti. I primi trenta minuti abbiamo giocato bene, poi sulla seconda rete abbiamo avuto anche un po’ di sfortuna. L’arbitro? Nella seconda ammonizione di Keita secondo me il rigore c’era e la partita sarebbe cambiata. Ora dobbiamo pensare solo a domenica e finire la stagione al quarto posto. Sarà una partita difficile, io confido nei miei compagni e ci credo ancora. La mia avventura alla Lazio? All’inizio non sono partito bene, ne ho parlato anche con Tare perché non capivo bene i meccanismi del calcio italiano. Rispetto a quello spagnolo cambia un po’ tutto, si lavora di più durante gli allenamenti, si lavora meno con la palla. Da gennaio sono migliorato, ho lavorato bene sia con il corpo che con la mente. Adesso sto giocando di più e spero di trovare maggiore spazio il prossimo anno. Ho sempre giocato con il numero 10. Il mio obiettivo è quello rimanere alla Lazio anche il prossimo anno».

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