Ledesma-Lazio: il rinnovo è un miraggio. Sulle tracce del centrocampista c'è un club della MLS - Lazio News 24
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2015

Ledesma-Lazio: il rinnovo è un miraggio. Sulle tracce del centrocampista c’è un club della MLS

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Mancini e l’Inter lo hanno sedotto e abbandonato dopo una notte di riflessione. La Major League potrebbe rappresentare un progetto affascinante. La Lazio lo tiene in sospeso e ha annunciato, attraverso il diesse Tare, un appuntamento in primavera per discutere un rinnovo del contratto che oggi appare discretamente complicato da raggiungere. Non perché Ledesma non abbia voglia di continuare a giocare con la maglia biancoceleste: il suo sogno sarebbe chiudere la carriera a Formello, lo ha detto tante volte e non ha alcun bisogno di ripeterlo. Il problema è un altro. Pioli non lo vede proprio, lo ha impiegato pochissimo e la crescita esponenziale di Biglia, che nessuno discute a partire da Cristian (suo amico), non è un aspetto determinante. Come riporta Il Corriere dello Sport, il tecnico emiliano non ha mai pensato che potessero giocare insieme come invece succedeva (con ottimi risultati) nei primi sei mesi del 2014 e appena può lo toglie dal campo. E’ accaduto anche domenica a Cesena con un esito poco soddisfacente per la Lazio. Quando è uscito Ledesma, il risultato era ancora inchiodato sullo 0-0. Un minuto dopo si era già aperta una voragine davanti ai due difensori centrali e da quella mattonella, strano ma vero, Defrel ha indovinato il sinistro sotto l’incrocio che ha rotto l’equilibrio. Può essere un caso, forse no. Di sicuro, anche quando non gioca bene e sbaglia qualche passaggio, il suo contributo Cristian riesce a darlo in termini di equilibri, di senso tattico, di interdizione. E con Biglia, rispetto a cui possiede meno dinamismo, s’intende bene. Forse sarà il caso di ricordare il primo tempo con il Napoli all’Olimpico. Buona Lazio sino all’intervallo, molto meno nella ripresa. Ledesma era stato puntualmente sostituito da Pioli. «Non è mai stato nel suo progetto» ha osservato nei giorni scorsi il manager D’Ippolito. Difficile dargli torto. Cristian, nonostante le difficoltà, s’è messo a totale disposizione e ha dimostrato per l’ennesima volta di essere un professionista super. Mai una lamentela o un mal di pancia. Un tedesco vero, senza bisogno di altri riferimenti.

RICOSTRUZIONE – E’ stato vicinissimo al divorzio. L’Inter lo aveva contattato. Una lunga telefonata di Ausilio per convincerlo a trasferirsi a Milano cinque mesi prima della scadenza del contratto. Una notte di riflessione e le indecisioni di Mancini, che lunedì ha fatto tramontare l’operazione fermando i suoi dirigenti. La ricostruzione corrisponde al racconto del ds Tare, intervenuto a Radio IES. «Ho parlato domenica sera con il direttore sportivo dell’Inter per approfondire la situazione di Ledesma e mi ha detto che Mancini non aveva deciso se puntare su di lui. Avrebbe preso la decisione il lunedì e mi avrebbe chiamato se fosse stata positiva. Non è arrivata nessuna chiamata. Non è assolutamente vero che la Lazio ha chiesto un milione e mezzo per la sua cessione così come non è scontato che lo avremmo ceduto, visto che avremmo dovuto trovare un sostituto alla sua altezza. Ledesma è un giocatore importante e il suo percorso alla Lazio lo dimostra. Con i giocatori di questo spessore e come è successo anche per Dias, Biava, Mauri, Brocchi e Klose ci siamo sempre seduti nel momento opportuno per discutere il prolungamento del contratto. Lo faremo anche con Ledesma». Appuntamento tra aprile e maggio, verso fine stagione. Con una logica premessa. I giocatori a cui ha fatto riferimento Tare erano tutti titolari. Ledesma non lo è più da mesi.

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