News
Lazio, la decisione finale: gerarchie e strategia in porta. Ma c’è già un problema per gennaio

Lazio, la decisione finale: gerarchie e strategia in porta. Ma c’è già un problema per gennaio legata alla situazione finanziaria del club
A poche ore dall’esordio stagionale della Lazio sul campo del Como, Maurizio Sarri si prepara a sciogliere gli ultimi dubbi di formazione. Tra tutti i ballottaggi, quello più delicato e ricco di implicazioni future riguarda la porta. La decisione su chi difenderà i pali biancocelesti verrà comunicata ai diretti interessati soltanto oggi, una strategia che ricalca quella utilizzata da Baroni lo scorso anno, la quale, a onor del vero, non portò a risultati particolarmente brillanti in termini di stabilità.
Secondo le ultime indiscrezioni riportate dal Corriere dello Sport, Ivan Provedel è in netta pole position per partire titolare. Per l’ex portiere dello Spezia si tratterebbe di un ritorno in campo dal primo minuto atteso da quasi cinque mesi: l’ultima sua apparizione da titolare risale infatti alla partita contro il Torino dello scorso 31 marzo. Questa scelta iniziale, tuttavia, non definirà una gerarchia immutabile. Christos Mandas, che al momento parte alle spalle del compagno, avrà tutte le possibilità di ribaltare gli equilibri nel corso della stagione.
Questa competizione aperta è il frutto della nuova filosofia di Sarri. Il tecnico toscano, come confermato dalle amichevoli estive in cui ha costantemente alternato i due portieri, non sembra più intenzionato a eleggere un titolare fisso e un vice designato. La sua idea, maturata a luglio, sarebbe quella di garantire a entrambi un minutaggio sostanzialmente simile, mantenendo alta la competizione e la concentrazione per tutto l’anno.
Questo piano, però, è strettamente legato alle dinamiche del calciomercato. La sua attuazione dipende dalla permanenza di Mandas anche dopo la finestra invernale di gennaio. L’attuale situazione finanziaria del club, infatti, impone una regola ferrea: si può acquistare solo dopo aver ceduto un giocatore per una cifra equivalente. Se Mandas dovesse partire a metà stagione, la società sarebbe costretta a reinvestire l’intera somma incassata per acquistare un nuovo secondo portiere, in un mercato storicamente poco attivo per quel ruolo. Quei fondi, quindi, non potrebbero essere utilizzati per rinforzare altri reparti che potrebbero avere necessità più urgenti, legando di fatto le mani alla dirigenza e influenzando direttamente le strategie tecniche di Sarri.
