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Lazio, dalla difesa all’attacco: le 7 tappe del progetto per i biancocelesti di Sarri
Lazio, dalla difesa all’attacco: le 7 tappe del progetto per i biancocelesti di Sarri. Tutti gli aggiornamenti e le ultime
“Work in progress”. Il cartello fuori dal centro sportivo di Formello non è mai stato così rappresentativo della situazione in casa Lazio. Con il mercato in entrata bloccato, il club si affida totalmente al suo Comandante, Maurizio Sarri, investito di una doppia, complessa missione: rendere la squadra competitiva nell’immediato e, contemporaneamente, gettare le basi per il futuro. Per farlo, come analizza Il Corriere dello Sport, il tecnico ha avviato un laboratorio speciale, un progetto di valorizzazione intensiva incentrato su sette giocatori, un mix di giovani talenti e calciatori in cerca della definitiva consacrazione.
Questo gruppo, composto da Nuno Tavares, Provstgaard, Belahyane, Dele-Bashiru, Cancellieri, Noslin e Isaksen, rappresenta la vera sfida di Sarri, la sua scommessa per trasformare le difficoltà oggettive in un’opportunità di crescita interna.
DIFESA SOLIDA Il primo successo di questo nuovo corso è Rasmus Provstgaard. Il giovane centrale danese ha sfruttato l’assenza di Romagnoli per mettersi in mostra, convincendo Sarri con applicazione, impegno e, soprattutto, con qualità tecniche e di impostazione palla al piede. È lui il prototipo del rinforzo creato in casa. Su Nuno Tavares, invece, il lavoro è più profondo: l’obiettivo è trasformare la sua esuberanza atletica in disciplina tattica, facendolo diventare un terzino completo e affidabile nelle due fasi.
CENTROCAMPO DA INVENTARE In mediana si concentra l’emergenza maggiore, data la mancata acquisizione di una mezzala di qualità. Sarri sta lavorando su Fisayo Dele-Bashiru, un “libro tutto da scrivere” dal potenziale enorme ma ancora privo di quei guizzi – inserimenti, gol e assist – tipici degli interni “sarriani”. Per questo, parallelamente, si sta provando a modellare il giovane Mohamed Belahyane in una posizione più avanzata, cercando soluzioni creative.
ATTACCO, TRE CASI DIVERSI Il tridente offensivo è un puzzle. Si parte da Matteo Cancellieri, un talento ritrovato che va perfezionato per renderlo letale. Si passa da Gustav Isaksen, il cui percorso di crescita è stato bruscamente interrotto dalla mononucleosi e che ora necessita di ritrovare continuità. Si finisce con Tijjani Noslin: l’olandese è un jolly tattico di cui Sarri non ha ancora decifrato il ruolo ideale, ma che rimarrà fondamentale per dare alternative quando Boulaye Dia partirà per la Coppa d’Africa.