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Lazio, Castellanos sulla graticola: ora rischia il posto. È davanti a Dia solo per un motivo
Lazio, Castellanos sulla graticola: ora rischia il posto. È davanti a Dia solo per un motivo, l’argentino deve dare delle risposte a Sarri
La carriera di Taty Castellanos sembra essere giunta a un bivio fondamentale, e la domanda che sorge spontanea è: che tipo di attaccante vuole diventare? Davanti a sé ha due strade ben distinte. La prima è quella che lo trasformerebbe in un finalizzatore più cinico e continuo, un vero punto di riferimento in area di rigore, senza necessariamente diventare un bomber da venti gol a stagione. La seconda, invece, lo confermerebbe per ciò che è ora: un raffinato regista offensivo, dotato di tecnica sopraffina e visione di gioco, ma con una scarsa confidenza con la rete. Inutile dire che la Lazio e Maurizio Sarri hanno un disperato bisogno della prima delle due versioni.
Durante la preparazione estiva, le prestazioni dell’attaccante argentino hanno alimentato più dubbi che certezze. Il suo pre-campionato è stato un concentrato di questa sua dualità: da un lato, una giocata geniale e coraggiosa ha propiziato il gol di Zaccagni contro il Fenerbahce, un lampo di classe purissima. Dall’altro, il Taty non è mai stato realmente pericoloso in area di rigore avversaria, con l’unica rete segnata contro l’Avellino che gli è stata ingiustamente annullata. Sebbene una certa mancanza di qualità e verticalizzazioni dal centrocampo possa rappresentare un’attenuante, le giustificazioni reggono solo fino a un certo punto. Sarri si aspetta molto di più.
A preoccupare non è solo la sterilità offensiva, ma anche un aspetto caratteriale emerso con prepotenza. Contro l’Atromitos, Castellanos è apparso troppo nervoso, cadendo spesso in provocazioni inutili che gli sono costate l’espulsione. Questo suo lato impulsivo rischia di essere un altro pesante punto a suo sfavore agli occhi del “Comandante”. Per questo motivo, come riporta Il Corriere dello Sport, il suo posto da titolare non è affatto assicurato. Attualmente si trova davanti a Dia nelle gerarchie, ma molto è dovuto alla condizione fisica non ottimale del senegalese. La settimana che inizia oggi e, soprattutto, la partita contro il Como potrebbero già essere decisive per il suo futuro nell’undici titolare. Tutto è in mano sua: per confermarsi il centravanti della Lazio, dovrà iniziare a segnare con regolarità e a controllare i suoi demoni interiori.