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Bianchessi Lazio, l’ex biancoceleste ricorda la sua esperienza nel club della capitale: parole che sicuramente fanno molto piacere a tutti i tifosi

Bianchessi Lazio: il ricordo e l’eredità di sei anni di lavoro nel settore giovanile biancoceleste. Una esperienza molto importante per entrambi.
In una lunga intervista rilasciata a Gazzetta Regionale, Mauro Bianchessi, ex responsabile del settore giovanile della Lazio, ha ripercorso le tappe più significative della sua carriera, soffermandosi sul periodo trascorso in biancoceleste e sulla recente esperienza al Monza. Le sue parole offrono un ritratto sincero e appassionato di un dirigente che ha fatto della crescita dei giovani calciatori la sua missione professionale.
«Essere stati grandi calciatori non significa automaticamente essere bravi dirigenti», ha spiegato Bianchessi, che nel 2023 ha accettato la proposta del Monza. «L’ho fatto per due motivi: avevo promesso a Adriano Galliani che sarei tornato a lavorare con lui e perché la società era del presidente Silvio Berlusconi, che nel 2006, insieme a Galliani e Braida, mi volle al Milan. La riconoscenza, nella vita, è un valore fondamentale».
Durante la sua esperienza brianzola, Bianchessi ha contribuito alla costruzione di un vivaio solido e competitivo: «Nel settore giovanile del Monza abbiamo formato un gruppo di ragazzi di grande prospettiva. Alcuni sono già approdati in prima squadra, creando le basi per future plusvalenze».
Ma è parlando della Lazio che l’ex dirigente si lascia andare a ricordi più intensi. Il binomio Bianchessi Lazio ha rappresentato uno dei periodi di maggiore crescita per il vivaio biancoceleste: «Sono stati sei anni bellissimi. Quando sono arrivato, non c’era nulla: né organizzazione, né squadre competitive, né una strategia di lavoro. E soprattutto non si vincevano mai i derby».
Grazie alla sua guida, però, il settore giovanile della Lazio ha cambiato volto. «Quando me ne sono andato – ha raccontato Bianchessi – tutte le squadre erano ai primi due posti dei rispettivi campionati. Avevamo undici giocatori convocati nelle Nazionali giovanili, presi a 12 anni e cresciuti dentro il nostro progetto. Non avendo risorse per il mercato, li abbiamo costruiti in casa. E nei derby, alla fine, avevamo superato la Roma».
Tra i nomi citati da Bianchessi spiccano Floriani Mussolini, Valerio Crespi, Fabio Ruggeri, Jacopo Sardo e Alessandro Milani, giovani promesse destinate a farsi strada nel calcio professionistico.
«Alla Lazio ho lasciato una parte del mio cuore», ha concluso. Un messaggio che sintetizza perfettamente il legame tra Bianchessi e la Lazio, fatto di lavoro, passione e risultati concreti.