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Lazio, allarme su quella che sarà l’evoluzione della squadra biancoceleste? Ecco le ultime novità
Lazio, De Grandis lancia l’allarme: «Stallo e poche prospettive»
In una recente intervista a Radio Laziale, il giornalista Stefano De Grandis ha dipinto un quadro critico per la Lazio, definendo il momento del club come uno di «grande stallo». Dopo anni in cui la squadra aveva saputo cogliere occasioni anche al volo, oggi, secondo De Grandis, qualcosa si è inceppato: mancano guizzi, manca progettualità, e c’è immobilismo sul fronte dirigenziale.
«La Lazio – afferma De Grandis – ha fatto cose importanti negli anni, ma adesso non si vedono più investimenti consistenti per alzare il livello. Quando vuoi prendere giocatori veri, li devi pagare. A gennaio puoi vendere qualcuno ma non aspettarti che arrivino cifre stratosferiche da reinvestire immediatamente per migliorare la rosa».
Il giornalista mette in evidenza una mancanza di ambizione che a suo parere ostacola la crescita del club: «Non so se sia un ridimensionamento in senso stretto, ma è chiaro che manca ambizione concreta. Altrove – continua – vediamo situazioni come quella dell’Atalanta che crescono ogni anno, mentre la Lazio pare viva di rendita».
Una critica netta va anche al rapporto tra la dirigenza e l’allenatore: per De Grandis, quando Maurizio Sarri chiede innesti specifici – che siano un centrocampista, un nuovo attaccante o elementi di qualità – queste richieste dovrebbero essere soddisfatte, anche se ciò significa spendere cifre maggiori. «Non si tratta di guardare qualche milione in più o in meno – dice – ma di accontentare le esigenze tecniche da chi guida la squadra sul campo».
Un altro tema toccato nella riflessione riguarda il presidente Claudio Lotito: De Grandis non manca di sottolineare che, nonostante il lungo periodo al timone e alcuni successi, oggi Lotito appare troppo legato all’ordine economico e poco alla visione a lungo termine che la Lazio dovrebbe avere. Non vede infatti «alcun tipo di prospettiva» chiara per la squadra, da parte della società.
Secondo De Grandis, questo deficit è quello che pesa di più: non tanto le sconfitte o momenti difficili, ma l’assenza di slancio verso qualcosa di nuovo, qualcosa che faccia guardare il futuro con speranza dai tifosi. «Se vuoi crescere, serve coraggio di investire, serve progettazione, serve fiducia nelle ambizioni. Al momento, per la Lazio, vedo solo la parte economica come vincolo, non come opportunità».
In sintesi, la Lazio è chiamata, a breve, a decidere se restare in una zona di comfort fragile o se alzare l’asticella. Le prossime mosse societarie – sul mercato, sugli investimenti, sulle idee – saranno determinanti per capire se questo stallo potrà diventare inversione di tendenza o se la Lazio resterà in un limbo da cui è difficile uscire.
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