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Lazio, 20 anni fa ci lasciava Giuliano Fiorini
Lazio, 20 anni fa ci lasciava Giuliano Fiorini. Il suo nome resta scolpito nella storia della Lazio, ha cambiato il destino della tifoseria
Sono trascorsi venti anni da quel 5 agosto 2005, giorno in cui si spegneva Giuliano Fiorini, ma il suo nome resta scolpito a caratteri d’oro nella storia della Lazio. Nato a Modena nel 1958, Fiorini è stato l’attaccante che, con un solo gesto, ha cambiato il destino di un’intera tifoseria, diventando l’eroe indimenticato della più drammatica stagione biancoceleste.
La sua carriera lo vide esordire in Serie A con il Bologna, per poi vestire le maglie di Rimini, Brescia, Foggia, Piacenza e Genoa. Ma è nell’estate del 1985 che il suo cammino si incrocia con quello della Lazio. In due stagioni colleziona 50 presenze, ma è con il suo decimo e ultimo gol che entra di diritto nella leggenda.
21 giugno 1987, Lazio-Vicenza. Ultima giornata di un campionato vissuto con una penalizzazione di nove punti. Ai biancocelesti serve una vittoria per accedere agli spareggi e sperare nella salvezza. La partita è bloccata, la Serie C a un passo. A otto minuti dalla fine, su un cross basso, Fiorini si avventa sul pallone e con un tocco sporco, di punta, quasi disperato, batte il portiere. È il gol dell’1-0. L’Olimpico esplode in un urlo liberatorio, mentre l’attaccante corre in lacrime sotto la Curva Nord, in un’immagine iconica che ancora oggi emoziona.
Quel gol non fu solo una vittoria: fu la rete che permise alla squadra di Eugenio Fascetti di giocarsi la permanenza in Serie B negli spareggi, poi vinti contro Taranto e Campobasso. Fiorini lasciò la Lazio quell’estate, ma il suo tocco vincente resta un patrimonio eterno per il popolo laziale, il simbolo di chi non si arrende mai. Un eroe per sempre.