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Immobile, il ritorno all’Olimpico ha fatto emozionare tutti: l’omaggio di Tommaso Turci sui social

Immobile, il ritorno allo Stadio Olimpico tra emozioni e affetto dei tifosi. Anche Tommaso Turci ha voluto omaggiare l’attaccante
Il ritorno di Ciro Immobile allo Stadio Olimpico ha regalato uno dei momenti più emozionanti di questo inizio di stagione di Serie A. L’ex capitano della Lazio è stato accolto con un tributo caloroso da parte dei tifosi biancocelesti, che non hanno fatto mancare il loro affetto in ogni dettaglio della serata. Striscioni dedicati, cori incessanti e l’abbraccio della Curva Nord hanno reso il ritorno di Immobile una vera e propria festa di emozioni.
Il legame tra Immobile e il popolo laziale è apparso evidente fin dai primi minuti: ogni gesto del centravanti è stato accompagnato da applausi e cori, a testimonianza dell’enorme stima e gratitudine che la tifoseria prova per uno dei simboli della storia recente del club. Il centravanti napoletano ha risposto con un sorriso e con gesti di ringraziamento, mostrando quanto anche lui sia legato a quegli spalti che lo hanno visto crescere e diventare uno dei giocatori più rappresentativi della Lazio.
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Non solo i tifosi, ma anche gli addetti ai lavori sono rimasti colpiti dall’accoglienza riservata a Immobile. Vincenzo Italiano ha ammesso di essersi commosso di fronte all’onda di affetto nei confronti dell’attaccante, sottolineando come certi momenti vadano oltre il calcio e tocchino profondamente chi ama questo sport. Anche Tommaso Turci, bordocampista di DAZN, ha voluto rendere omaggio a Immobile attraverso un lungo post su Instagram, raccontando la bellezza di assistere a un gesto d’affetto così spontaneo e intenso da parte dei tifosi.
«Ho incrociato Immobile decine di volte e credo di ricordare ognuno dei suoi 207 gol con la maglia della Lazio. L’ho intervistato quando era nel suo “prime” e quando le cose non andavano per il verso giusto. La prima volta che ci siamo incontrati è stata allo stadio Ricci di Sassuolo, una vita fa: avevamo 18 anni e l’ho pure mandato a quel paese dopo un gol in fuorigioco. Era troppo forte per stare in mezzo a noi. Pensare che Ciro sia già una leggenda del nostro calcio mi fa sentire un po’ più anziano, ma il tributo dell’Olimpico mi ricorda anche perché entrambi abbiamo dedicato la vita allo sport».
