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F.Anderson: «Lazio, mandami alle Olimpiadi» Intanto la sorella: «Felipe vale 50 milioni»

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Un’Olimpiade da giocare con un permesso da ottenere. Giorni importanti questi per Felipe Anderson che cerca di ottenere il permesso dalla Lazio per poter partecipare ai giochi olimpici di Rio. Il brasiliano ha parlato di questo e di molto altro, in una lunga intervista al portale correios.com.br, in occasione di un evento benefico svoltosi a Brasilia, la sua città natale: «Ho svolto due anni di preparazione nella selezione olimpica. C’era molta concorrenza, ma ho sempre trovato spazio. Credo di avere molte possibilità di giocare le Olimpiadi. La Lazio? Non è molto felice, perché la competizione si giocherà a ridosso dell’inizio di stagione. Ma è il sogno di un atleta competere alle Olimpiadi, soprattutto nel nostro caso, davanti alle nostre famiglie, i nostri tifosi. Quindi, spero di ottenere il permesso del club per poter realizzare questo sogno

«FELIPE VALE 50 MILIONI» – «Ogni calciatore vuole sempre giocare cercando di essere importante per la squadra ,ma ho imparato molto in questi anni per la mia vita professionale”. La palla passa poi alla sorella procuratrice, Juliana Gomes: «Felipe vale 50 milioni di euro. È un giocatore completo. Deve ancora migliorare un po’ per valorizzarsi di più

IL SOGNO NAZIONALE MAGGIORE – «Ricordo le difficoltà che c’erano. A volte mancavano anche le scarpe per giocare. Ma le persone si aiutavano tra di loro. Dobbiamo dare valore a tutto questo. Ho imparato molto quando ero piccolo giocando qui nel vecchio campo di Santa Maria». Con il nuovo Ct Tite, potrebbe avere una nuova chance: «Dopo la stagione in Europa (quella del 2014-2015, ndr), ho avuto la possibilità di fare la preparazione per la Coppa America l’anno scorso. Quest’anno invece è stata un’annata deludente, per me come per la mia squadra, e di sicuro questo non ha favorito la mia convocazione. Quindi, l’obiettivo è ora migliorarmi, indipendentemente da chi sia l’allenatore, con il mio modo di giocare, cercando di replicare quanto fatto la scorsa stagione. In questo modo avrò più possibilità di essere chiamato con la Seleção

RAZZISMO – «Spesso durante le partite accadono queste cose e noi giocatori rimaniamo increduli, senza capire cosa stia succedendo. La nostra squadra è composta da giocatori di tante nazionalità e siamo tutti amici. Ci chiedono spesso di andare dai nostri tifosi per far capire loro che siamo tutti uguali e che non devono esserci queste differenze. Ma su questo aspetto penso che si possa ancora migliorare molto. Il messaggio per i tifosi deve essere lanciato dalla squadra

TORNARE AL ‘MANÉ GARRINCHA’, INSIEME A NEYMAR… – «Con il Santos ho avuto l’opportunità di giocare a Brasilia, davanti ai miei amici, la mia famiglia, nella mia città (in occasione dell’ultima partita di Neymar prima che andasse al Barcellona, ndr). Giocare le Olimpiadi nella nostra città dove sono cresciuto, sarebbe un sogno che si avvera. Con Neymar possiamo formare una bella coppia, sarà un’esperienza meravigliosa. Porterò tutti con me, amici e parenti

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