Crecco si racconta: "Devo molto a Bollini e Inzaghi. Klose è stato un esempio. Il futuro? Restare alla Lazio, è la mia squadra..." - Lazio News 24
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2015

Crecco si racconta: “Devo molto a Bollini e Inzaghi. Klose è stato un esempio. Il futuro? Restare alla Lazio, è la mia squadra…”

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Luca Crecco, centrocampista biancoceleste classe ’95 e attualmente in prestito alla Ternana, ha rilasciato un’intervista al Corriere Laziale parlando della sua carriera e della volontà di tornare alla Lazio. Ecco alcune sue dichiarazioni:

Facendo un salto nel passato, tu sei stato uno dei protagonisti indiscussi del biennio magico della Lazio Primavera, con lo scudetto conquistato nel 2013 e la Coppa Italia lo scorso anno (peraltro con una tua doppietta nella finalissima di Firenze). Quali sono i tuoi ricordi relativamente al gruppo, uno dei più vincenti e talentuosi di sempre nella storia del settore giovanile della Lazio?

“Sono stati due anni fantastici, eravamo un gruppo fortissimo e soprattutto consapevole della nostra forza, il che ci dava sempre la convinzione per fare la partita ovunque andassimo a giocare, con una personalità a livello di squadra impossibile da non riconoscere. E’ normale che l’interesse di una squadra come la Ternana nei miei confronti, così come quello di altre realtà importanti verso i miei ex compagni, sia nato proprio grazie a quanto quel gruppo è riuscito ad esprimere nelle scorse due stagioni.”

Chi erano i compagni ai quali eri più legato alla Lazio, e che magari speri un giorno di ritrovare in prima squadra?

“Ho un ottimo rapporto con Alessandro Murgia e Gianluca Pollace, che sono ancora protagonisti con la Primavera di mister Inzaghi. Li seguo e ci sentiamo ovviamente spesso, indossare un giorno tutti insieme la maglia della Lazio all’Olimpico sarebbe un sogno.”

L’artefice dell’ultimo scudetto Primavera per la Lazio, Alberto Bollini, sta iniziando proprio in questi giorni una nuova avventura in Lega Pro alla guida del Lecce. Che rapporto avevi con lui, che ha di nuovo riportato ai massimi livelli la Lazio Primavera dopo anni avari di successi?

“Bollini è un grandissimo allenatore ed anche per me è stato un vero maestro. Al di là dei successi sul campo e dei trofei conquistati, è stato importantissimo il modo in cui ci ha allenati ed ha lavorato per farci migliorare, come squadra innanzitutto ma anche individualmente. Se sono arrivato a giocare qui a Terni, tra i professionisti, lo devo senza dubbio a lui e a Simone Inzaghi, che ha saputo proseguire nel migliore dei modi il suo lavoro.”

Oltre ad ottenere importantissimi successi in Primavera, alla Lazio hai comunque lavorato a stretto contatto con la prima squadra, prima con Petkovic e poi con Reja. Proprio l’attuale CT della Svizzera ti aveva fatto esordire in Serie A all’Olimpico, contro la Juventus. Qual è il giocatore in questa esperienza che ti ha fatto la migliore impressione, e quale invece ti ha fornito la maggiore ispirazione?

“Ammiro sicuramente molto Klose, per come si allenava, per la serietà nei comportamenti e all’interno dello spogliatoio, oltre che ovviamente per le doti tecniche da assoluto campione. Lavorare al suo fianco è stato un privilegio. Seguivo con particolare attenzione anche Radu, visto che alla Lazio in prima squadra venivo utilizzato come terzino e in caso di necessità era a lui che sarei dovuto subentrare. Quindi cercavo di imparare tutto quello che potevo.”

E’ una curiosità straordinaria, questa: nelle ultime due stagioni sulle colonne del Corriere Laziale abbiamo pubblicato diverse interviste a ragazzi ex Primavera della Lazio. Quando la conversazione andava a toccare l’argomento prima squadra, tutti si sono profusi in elogi per Klose, descritto da tutti come un esempio straordinario da seguire. Nessuno escluso…

“Klose è senza ombra di dubbio il giocatore che resta più impresso nella mente per il suo comportamento e atteggiamento in campo.”

D’altronde stiamo parlando di un campione del mondo… Per chiudere, un’ultima valutazione. Nelle ultime stagioni la Lazio si sta mettendo in luce per essere un club famoso per offrire buone opportunità ai suoi giovani. Negli ottavi di finale di Coppa Italia, nel match giocato in casa del Torino, quattro undicesimi della squadra titolare (Keita, Cataldi, Cavanda e Onazi) provenivano dalla Primavera, e nei minuti finali è entrato anche Mamadou Tounkara. Considerando tutto questo, facendo bene a Terni così come stai facendo in questi mesi, speri che presto possa arrivare anche per te il momento di correre in campo con l’aquila sul petto?

“Terminare la stagione nel migliore dei modi con la Ternana resta ovviamente la mia priorità. Poi in estate penseremo al futuro, restare con la Lazio è il sogno e l’obiettivo, è la mia squadra del cuore, la vivo da quando sono ragazzino ed è chiaramente sempre in cima ai miei pensieri.”

 

 

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