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Lazio, continuano le polemiche tra Milan e decisioni sull’arbitro. Il punto non lascia ulteriori dubbi

Lazio, il caso rigore continua a dividere: Marelli spiega perché in Milan–Lazio non andava concesso il penalty
La polemica sul mancato rigore reclamato dalla Lazio nei minuti finali di Milan–Lazio sembra non voler trovare una conclusione. Dopo giorni di discussioni tra tifosi, opinionisti e addetti ai lavori, è intervenuto Luca Marelli – commentatore tecnico arbitrale di DAZN – per provare a chiudere definitivamente la questione. Intervistato nel programma Fuoriclasse di Diletta Leotta, Marelli ha analizzato l’episodio con precisione, spiegando perché, secondo regolamento, il penalty non dovesse essere assegnato alla Lazio.
Secondo Marelli, l’azione contestata non presenta i requisiti necessari per la concessione della massima punizione: «Il rigore non va assegnato per una serie di motivi. Il primo è la distanza davvero minima tra il calciante e il difendente. Il secondo è che il braccio è fermo, non si allarga verso il pallone. Inoltre, Pavlovic è di spalle. Non c’è nemmeno un parametro che possa portare alla concessione del rigore». Parole che confermano una lettura rigida e coerente del regolamento, smorzando le rivendicazioni della Lazio, convinta invece di aver subito un torto grave in un momento cruciale della partita.
Marelli, però, non risparmia critiche alla gestione VAR dell’episodio: «Quello che non va bene è l’On Field Review, che non avrebbe dovuto esserci. È un errore di Di Paolo al VAR richiamare l’arbitro perché non si tratta di chiaro ed evidente errore». Un passaggio che riguarda da vicino anche la Lazio, poiché il richiamo al monitor ha alimentato la convinzione del club biancoceleste che l’arbitro avesse commesso un errore grave. L’esperto, al contrario, ritiene che non vi fosse alcuna necessità di rivedere l’azione.
Marelli prosegue: «Collu, nella spiegazione, poteva semplicemente limitarsi a dire che il giocatore aveva sì toccato il pallone con il braccio, ma in posizione non punibile». Una frase che sintetizza ciò che, secondo l’analista, sarebbe dovuto essere comunicato sin da subito, evitando di alimentare ulteriori polemiche.
La Lazio resta comunque convinta delle proprie ragioni, ma l’intervento di Marelli mette un punto tecnico importante su un episodio che continua a far discutere.

