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Lazio, Gazzetta: primo patto della stagione tra Sarri e i senatori. I dettagli

Lazio, Gazzetta: primo patto della stagione tra Sarri e i senatori. I dettagli sull’accordo di spogliatoio preso dal tecnico con i più esperti
Di fronte a un mercato bloccato che non ha portato nuovi acquisti, in casa Lazio nasce un patto d’acciaio, un’alleanza interna per sopperire alle lacune della rosa. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, i senatori di Maurizio Sarri hanno risposto presente, pronti a trasformarsi in autentici jolly per garantire al “Comandante” alternative, esperienza e affidabilità in ogni zona del campo. Un nuovo corso basato sulla fiducia e sulla duttilità di quattro uomini chiave: Pedro, Vecino, Hysaj e Marusic.
Pedro è il leader tecnico e carismatico. A 38 anni, dopo aver vinto un’Europa League con Sarri al Chelsea, lo spagnolo non ha perso il vizio del gol, laureandosi capocannoniere biancoceleste della scorsa stagione con 14 reti, alla pari di Castellanos. Ala naturale nel tridente, la sua intelligenza tattica gli permette di agire anche da centravanti atipico o da trequartista, offrendo a Sarri la possibilità di variare modulo e rendere il 4-3-3 più elastico e imprevedibile. Il suo sogno, ora, è superare Miro Klose e diventare il marcatore più anziano nella storia del club.
A centrocampo, il ritorno di Sarri ha cambiato il destino di Matías Vecino. L’uruguaiano, che il 24 agosto compirà 34 anni, sembrava destinato alla partenza, ma ora è tornato centrale nel progetto. La sua profonda conoscenza dei meccanismi del tecnico, con cui aveva già lavorato a Empoli, lo rende un interprete prezioso. Capace di giocare sia da mezz’ala che, all’occorrenza, sulle fasce, sarà un’alternativa fondamentale, soprattutto sulla sinistra, dove ora viene testato il nuovo arrivato Dele-Bashiru.
In difesa, la duttilità è garantita dai fedelissimi Elseid Hysaj e Adam Marusic. L’albanese, messo ai margini durante la gestione Baroni, è un pupillo storico di Sarri, che lo ha allenato a Empoli e Napoli e sa di poter contare su di lui come garanzia su entrambe le corsie. Il montenegrino, invece, ha conquistato la fiducia del tecnico sul campo, reinventandosi da esterno di centrocampo a terzino completo, capace di giocare con la stessa efficacia a destra e a sinistra. Durante l’estate, Sarri lo ha persino provato da difensore centrale, trasformandolo in una polizza assicurativa per ogni emergenza del reparto arretrato.