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Zaccagni e il ruolo: tra ala e trequartista, la duttilità che serve a Sarri
Mattia Zaccagni decisivo nella nuova Lazio di Sarri: parte da ala, ma allo stesso tempo la sua duttilità può essere decisiva per il tecnico in caso di cambio modulo
La rinascita di Mattia Zaccagni va oltre il semplice ritorno al gol e si lega a doppio filo alla sua duttilità tattica. Sarri, infatti, lo sta utilizzando come ala nel suo collaudato 4-3-3, ma in allenamento lo ha provato anche come “vero 10” in un eventuale Lazio con il 4-3-1-2. Il giocatore, che in passato era nato trequartista per poi decentrarsi, si tiene pronto a interpretare qualsiasi richiesta del “Comandante“. Il ruolo di ala gli permette di sfruttare al meglio le sue caratteristiche naturali: sprint, tagli, sterzate e assalti.
Da trequartista, invece, dovrebbe giocare più spalle alla porta, con un passo più cadenzato, e i suoi movimenti sarebbero finalizzati a collegare il centrocampo e gli attaccanti. La scelta sul modulo spetterà a Sarri, che valuterà se continuare con il 4-3-3 o se optare per un’alternativa tattica. In ogni caso, Zaccagni ha dimostrato di poter interpretare entrambi i ruoli, diventando una risorsa fondamentale per l’attacco della Lazio. La sua capacità di moltiplicarsi in diverse posizioni lo rende un elemento insostituibile per Sarri, che ha bisogno delle “frecce d’oro” del capitano per supportare i centravanti e rendere l’attacco più prolifico.