Winter: «A Rotterdam la Lazio sembrava timorosa. Sono sicuro che oggi sarà tutta un'altra storia»
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Winter: «A Rotterdam la Lazio sembrava timorosa. Sono sicuro che oggi sarà tutta un’altra storia»

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Winter: «A Rotterdam la Lazio sembrava timorosa. Sono sicuro che oggi sarà tutta un’altra storia». Le parole dell’ex biancoceleste

Ai microfoni di Notizie.com è intervenuto l’ex calciatore biancoceleste Aron Winter parlando del periodo della Lazio e della sfida di stasera contro il Feyenoord.

PAROLE– «Sono state quattro stagioni meravigliose. Ho avuto un grande rapporto con i tifosi, anche se all’inizio c’era stato qualche problema. Ma con me si sono sempre comportati bene. Ho giocato in una squadra che piano piano stava diventando sempre più grande e ci siamo tolti delle belle soddisfazioni. Siamo tornati in Europa dopo tanti anni: ricordo lo stadio Olimpico sempre pieno. Signori era un fenomeno, capace di segnare sempre con quel sinistro magico. Ricordo anche Marchegiani, Fuser, Di Matteo e soprattutto Paul Gascoigne. Mamma mia: un fenomeno, in campo e fuori».

LAZIO ATTUALE– «Lo scorso anno è arrivata seconda ed ha fatto benissimo. Quest’anno non mi ha fatto impazzire. Ho visto la Lazio contro il Feyenoord, e non mi è piaciuta per niente. Forse anche la forza del Feyenoord e l’ambiente in Olanda hanno influito, ma la Lazio mi è sembrata timorosa, preoccupata. È mancato il possesso palla, la voglia di andare a fare male all’avversario. E l’unità. La Lazio ha una grande rosa. Con tanta qualità; per quello la prestazione di Rotterdam è stata davvero inspiegabile. Ma sono sicuro che oggi allo stadio Olimpico sarà tutta un’altra storia».

LAZIO-FEYENOORD– «Una gara equilibrata, bella. Tra due squadre che amano giocare a calcio. Il Feyenoord è cresciuto tanto e come la Lazio ha una mentalità propositiva. Sono convinto che non assisteremo ad una partita chiusa ».

SARRI E ZEMAN– «Il paragone ci può stare: entrambi cercano di fare la partita, giocano con tre attaccanti, però se vai a vedere bene si tratta di due allenatori diversi. E la sensazione è che la Lazio di Zeman giocasse molto di più all’attacco rispetto a quella di oggi ».

SIGNORI E IMMOBILE– «Due grandissimi attaccanti. Beppe aveva un sinistro fantastico. Mi è dispiaciuto leggere che a fine carriera ha avuto dei problemi. Immobile ha segnato tantissimo. Ora deve riprendersi dopo l’infortunio. Ritrovare la forma. E’ un grande bomber e e la Lazio non può fare a meno di lui. Un giocatore simile a me? Non credo ci sia qualcuno con le mie caratteristiche. Io giocavo a tutto campo e facevo entrambe le fasi, riuscendo poi ad inserirmi tantissimo. La Lazio a centrocampo ha tanta qualità, ma a volte ho l’impressione che serva un pò più di attenzione e di cervello nella gestione di certi momenti della gara. C’è qualcuno che mi piace. Luis Alberto ad esempio è un grande giocatore ed ha fatto molto bene. Ha tanta qualità».

PRESENTE– «Sono il Commissario tecnico del Suriname. Ma il mio sogno è quello di tornare ad allenare in Italia. Magari alla Lazio. Ho lasciato il cuore a Roma ».

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