Vincere in casa Milan, uno tra i più grandi tabù biancocelesti - Lazio News 24
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2013

Vincere in casa Milan, uno tra i più grandi tabù biancocelesti

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Vincere a San Siro. Evento che il tifoso biancoceleste aspetta ormai da molti anni. L’ultimo episodio, datato 3 Settembre 1989, fu deciso da un autogol di Maldini. Da quella data si è inseguito decine di volte il successo a Milano (sponda rossonera) senza mai riuscire ad andare a segno. Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, questo per la Lazio è il tabù più vecchio e resistente alla disfatta. Dall’inizio del nuovo millennio è stato conseguito il successo in casa di tutte le altre big, ma col Milan è sempre risultato impossibile per varie cause, fra le quali, spesso, per un eccessivo spreco di occasioni. Non lontanissima, ad esempio, è la vittoria esterna contro la Juventus, datata 15 Dicembre 2002, o quella al San Paolo contro il Napoli (8 Marzo 2009), o a Firenze 2 Ottobre 2011). Per non parlare dell’ultimo derby vinto in casa Roma (4 Marzo 2012), o l”ultima a San Siro contro l’Inter (8 Maggio 2013). Contro il Milan però no. Contro il Milan manca il risultato esterno da ormai 24 anni. Un periodo estremamente lungo che forse stasera può essere sfatato. Il Milan, è evidente, attraversa un periodo di profonda crisi calcistica. La Lazio è stata rivitalizzata dal successo casalingo contro il Cagliari. Ma si sa, a Milano tutto questo conta poco. Bisognerà giocare con tutte le proprie forze, correre fino allo stremo, recuperare ogni pallone in ogni modo, stringere i denti fino alla fine, sprecando il meno possibile. Poca importanza bisogna dare ai nomi sulle spalle degli atleti, basti pensare che nemmeno la super-Lazio di Eriksson e Mancini riuscirono nell’impresa. Ci riuscì però la Lazio che scese il campo il 3 Settembre 1989. L’ultimo Milan – Lazio con successo biancoceleste (0-1). A difesa dei pali biancocelesti c’era un giovanissimo Stefano Fiori (appena ventenne), ora preparatore dei portieri del Milan da sei anni. In una recente intervista ripercorse i fatti di quel giorno: «La ricordo, fu una grande partita, fu un’impresa storica. Avevo 20 anni, era la mia prima stagione da protagonista, ci trovammo di fronte un grande Milan. Maldini? Era l’unico modo per vincere (risata, ndr) , non avremmo potuto segnare in altro modo. Il Milan era fortissimo, c’era Sacchi in panchina, c’erano grandi campioni in campo. Fu un assalto continuo, questo lo ricordo bene».

Stasera Marchetti, dopo essersi riappacificato con la tifoseria laziale, vuole subentrare a Fiori negli annali laziali; stasera Petkovic, dopo averci provato lo scorso anno e avendo fallito per cause non certo riconducibili a lui o alla squadra, riproverà a scrivere la storia di questo match.Il mister biancoceleste pretende arbitraggio equilibrato, come è giusto che sia.

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