Powar (Dir. esecutivo FARE): "Lazio? In Europa ha una certa reputazione..." - Lazio News 24
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2013

Powar (Dir. esecutivo FARE): “Lazio? In Europa ha una certa reputazione…”

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Non si placano le polemiche per la decisione dell’UEFA di squalificare lo stadio Olimpico di Roma in occasione della sfida di Europa League della Lazio contro l’Apollon Limassol per i cori razzisti nei confronti dei tifosi del Legia Varsavia. A tal proposito è intervenuto Piara Powar, direttore esecutivo di FARE Network, società che si occupa di segnalare tali episodi alla UEFA: “Il dibattito in Italia sta attraversando quello che possiamo definire un periodo interessante e anche un periodo molto impegnativo perché so che si sta attualmente discutendo delle sanzioni che la Federazione Italiana ha inflitto al Milan e io seguirò tutti gli sviluppi di questa vicenda. In Italia riguardo i temi della discriminazione e del razzismo, non posso non guardare alla storia recente del paese e anche analizzare il modo in cui i governi in Italia non hanno cercato di avere un dibattito costruttivo sulla diversità. La situazione al di fuori dello stadio spesso influisce molto, ma so che gli stadi italiani, molti dei quali sono di proprietà municipale, non hanno molte comodità e quindi non vanno incontro alle esigenze dei tifosi, naturalmente bisogna considerare la visione d’insieme. Penso che il problema della Lazio, al momento, sia che in Europa si è fatta una reputazione di società che viene associata alla destra e la gente dice…”, ha dichiarato al forum Biancocelesti.org Mr Powar, che ha rincarato la dose: “Ci sono stati dei precedenti, come Di Canio ecc. Penso che questa opinione sia presente a prescindere nella mente della gente, qualcosa che è associato al club, che sia una supposizione giusta oppure no. Adesso, avete ragione, non ci sono simboli di estrema destra allo stadio, quindi penso che, sfortunatamente, sia un ulteriore problema che i tifosi della Lazio probabilmente devono affrontare dato che la Lazio è vista in questo modo. Non penso che tutti quelli che vanno allo Stadio Olimpico quando gioca la Lazio siano fascisti oppure credono in certe ideologie. Questa è una parte del problema”.

Entrando nel merito del match contro i polacchi, Powar ha spiegato:  “Il referto, per esempio, in questo caso specifico, non era tale da giustificare la chiusura dello stadio. Lo stadio della Lazio è stato chiuso a causa dell’accumularsi dei precedenti episodi negativi avvenuti durante la scorsa stagione”.

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