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Pedro, 38 anni di classe pura: qual è la sua partita più importante con la Lazio? Il racconto delle 3 performance indimenticabili del fuoriclasse spagnolo in biancoceleste
Pedro e quella classe pura in casa Lazio nonostante i 38 anni. Ecco la situazione attuale
Un campione senza tempo, un fuoriclasse che continua a dipingere calcio con la stessa classe e la stessa fame di un ragazzino. Pedro Rodríguez Ledesma, per tutti semplicemente Pedro, compie oggi 38 anni, ma la sua carta d’identità sembra un dettaglio trascurabile di fronte alla magia che ancora regala in campo e che continuerà a produrre nella prossima stagione. Arrivato alla Lazio nel 2021, lo spagnolo non è stato solo un acquisto di lusso, ma un vero e proprio faro, un leader tecnico ed emotivo che ha portato in dote un palmarès da leggenda (Mondiale, Europeo, tre Champions League) e una mentalità vincente che ha contagiato l’intero ambiente. Per celebrare il suo compleanno, ripercorriamo tre delle sue più grandi partite in maglia biancoceleste, perle che raccontano la storia di un campione eterno.
- Il sigillo nel derby: Lazio-Roma 3-2 (26 settembre 2021) Arrivato alla Lazio dopo un anno controverso sulla sponda giallorossa del Tevere, il suo primo derby è un appuntamento con il destino. Pedro non solo gioca una partita di qualità e sacrificio, ma fa quello che i grandi campioni fanno: lascia il segno. Al 19′, riceve palla da Immobile, controlla e con un sinistro chirurgico infila Rui Patricio, segnando il gol del momentaneo 2-0. Un gol pesantissimo, che lo ha fatto entrare immediatamente nella storia come uno dei pochi ad aver segnato in un derby con entrambe le maglie, ma soprattutto un sigillo che lo ha consacrato idolo indiscusso del popolo laziale.
- Il dominio Europeo: Lokomotiv Mosca-Lazio 0-3 (25 novembre 2021) In una trasferta gelida e decisiva per il cammino in Europa League, Pedro si prende la squadra sulle spalle e la guida con la sua esperienza internazionale. É lui a chiudere la partita con un inserimento perfetto e un tocco preciso. Una prestazione da leader assoluto, che dimostra come la sua classe non abbia confini e sia un fattore determinante anche sui palcoscenici europei.
- La leadership nella sofferenza: Lazio-Bodø/Glimt 5-4 rig. (Quarti Europa League, 2025) Nell’ultima stagione, in una notte europea complicata, la sua importanza è andata oltre i gol. Contro un Bodø/Glimt ostico, con la squadra in difficoltà, è stato il punto di riferimento a cui aggrapparsi. Ha lottato su ogni pallone, ha guidato i compagni più giovani e, pur senza segnare, è stato l’anima di una squadra che ha saputo soffrire. La sua prestazione, fatta di esperienza e sacrificio, ha incarnato la mentalità giusta, dimostrando di essere un leader anche quando non finisce sul tabellino.
